© Inter via Getty ImagesMILANO - Tre escono (al di là di Gnoukouri, via per giocare con continuità) e tre entrano. Tradotto in nomi: Ranocchia, Guarin e Santon in uscita; Lavezzi/Eder, Diarra e Van der Wiel/Sala potenziali innesti. Questo in sintesi il mercato nerazzurro. Mancini, infatti, ha individuato le priorità, ma potranno arrivare solo se verranno anticipati dalle corrispondenti cessioni. Almeno un paio delle quali dovranno portare denaro nelle casse di corso Vittorio Emanuele. Ieri, peraltro, il tecnico nerazzurro ha descritto perfettamente la situazione: «In genere, a gennaio, non è semplice migliorare una squadra. Inoltre ci vogliono soldi. Mentre noi, per il Fair-Play Uefa, non possiamo muoverci. Ecco perché vedo piuttosto difficile trovare un giocatore da pagare molto, visto che sono solo quelli che alla fine garantiscono un salto in avanti».
MOVIMENTI - La strategia nerazzurra, peraltro, è quella di muoversi a fari spenti, dimenticando la pressione della scorsa estate, quando con tante necessità occorreva scandagliare rapidamente il mercato. Mancini ha pure smentito che qualche giocatore abbia chiesto di essere ceduto. Ecco, magari non gliel’avrà comunicato direttamente, ma Ausilio sa perfettamente che Ranocchia si sente chiuso e vuole cambiare aria. La sua situazione, però, resta fluida. Potrebbe partire in prestito solo per il Bologna, come “ricompensa” per il tesseramento di Calleri, altrimenti la sua dovrà essere una cessione a titolo definitivo. Il Norwich, però, non eccita il difensore, nonostante una ricca proposta di contratto. [...]