Calciomercato Milan, ultimatum a Bee: basta rinvii, fuori i soldi oppure con noi hai chiuso

Il 20 febbraio, Berlusconi festeggerà i 30 anni alla guida dei rossoneri: entro quella data vuole sapere se Taechaubol verserà i 480 milioni promessi per il 48% delle azioni del club. Dopo un anno di estenuante trattativa, l’ex premier esige una risposta definitiva
Calciomercato Milan, ultimatum a Bee: basta rinvii, fuori i soldi oppure con noi hai chiuso© EPA
Xavier Jacobelli
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ROMA - 20 febbraio 2016: il Milan di Silvio Berlusconi compie 30 anni. Una ricorrenza solenne nella storia del club italiano più titolato al mondo che, tuttavia, da quattro anni annaspa in una crisi di gioco, di risultati e identità dalla quale stenta a uscire. Ma il 20 febbraio diventa ancora più importante perché, entro quel giorno, il Milan pretende da Bee Taechaubol una risposta definitiva: o si presenta con i 480 milioni di euro che ormai da un anno ha promesso in cambio del 48% delle azioni o è meglio che sparisca per sempre dai radar di Via Aldo Rossi.

Raccontano ad Arcore che Berlusconi si sia letteralmente imbufalito quando gli emissari Fininvest, spediti in Asia per accertare le ultime intenzioni del broker thailandese, siano ritornati con l’ennesima proposta alternativa formulata dall’interlocutore. Bee avrebbe di nuovo cambiato le carte in tavola: nella cordata di investitori ci sarebbero nuovi soci, sempre riuniti sotto l’egida di Citic Capital, divisione di private equity di quell’autentico gigante cinese che risponde al nome di China International Trust and Investment Company. Il problema è che gli aspiranti nuovi soci vogliono capire quanto debbano spendere, quanto conteranno nel nuovo assetto dirigenziale del Milan, chi comanderà. Ma la pazienza di Berlusconi ha un limite. Quella dei tifosi, poi, si è già esaurita.


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