ROMA - Anche oggi Perotti arriva domani. La battuta che circola in queste ore sul web rende l’idea di una trattativa estenuante, sempre tenuta in pugno da Sabatini eppure ancora non finalizzata. La Roma aspettava le garanzie bancarie per annunciare la cessione di Gervinho all’Hebei, per la succulenta cifra di 18 milioni più 1 di bonus comunicata ieri alla Borsa, e ora dovrebbe rompere gli indugi e presentarsi dal Genoa per le firme. Un altro contatto è previsto in giornata. Ma in questa storia di certezze e di ripensamenti è meglio andare cauti. Lo stesso Spalletti, alla fine di Juve-Roma, lasciava intendere che niente era ancora stato deciso: «Perotti ci piace ma non è l’unico che seguiamo». Allora occhio alle sorprese.
MOSSE - Del resto tutti gli operatori di mercato, non solo i tifosi, conoscono il modus operandi di Sabatini: finché non vengono messi gli autografi, nessun affare può essere considerato fatto. In questo caso poi la Roma ha spostato la priorità tecnica sul difensore centrale perché in attacco, con l’ingresso di Stephan El Shaarawy, non c’è più urgenza di aggiungere unità. Soprattutto se non di formazione italiana, nel rispetto del regolamento. Ecco perché Perotti è ancora al Genoa. Non sarà l’arrivo di Floro Flores da Gasperini a sbloccare la situazione. Semmai è il contrario: è il Genoa che aspetta di vendere Perotti prima di ingaggiare l’attaccante napoletano.
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