Inter, senti Thohir: «Stiamo cercando partners in Cina»

Il tycoon indonesiano ha confermato la sua intenzione di volere sondare il mercato cinese e non solo alla ricerca di altri partner. Il numero uno ha inoltre ribadito che la partership con Moratti è solida.
Inter, senti Thohir: «Stiamo cercando partners in Cina»© ANSA
Marco Gentile
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MILANO- Eric Thohir vuole essere vicino alla squadra in questo momento delicato per la stagione dell’Inter. Il Presidente nerazzurro sarà in tribuna, domenica sera allo stadio Franchi, per assistere alla sfida contro la Fiorentina di Paulo Sousa. La gara contro i viola rappresenta uno spartiacque importante: in caso di vittoria, l’Inter darebbe un bello scossone alla sua classifica e minerebbe le certezze delle altre concorrenti alla lotta per il terzo posto. L’indonesiano crede nella squadra, in Mancini e nello staff dirigenziale, ma è rimasto molto perplesso per via dell’ultimo mese da incubo. Thohir chiederà spiegazioni a Mancini sul perché la squadra sia scivolata, nel giro di sei giornate, dal primo al quarto posto della classifica.

MORATTI NON CEDE- Secondo alcune indiscrezioni l’ex numero uno dell’Inter vorrebbe cedere il 29% delle sue quote, ecco la risposta di ieri proprio Moratti a Il Giornale: “Non ho nessuna intenzione di cedere le mie quote. C'era un accordo che prevedeva un mio possibile disimpegno dall'Inter tre anni dopo la ratifica dell'acquisto di Thohir, ma non c'è alcun obbligo”. E ancora sul tam tam mediatico di questi giorni in merito alla sua possibile cessione: “Credo che tutto ciò sia in relazione all'imminente arrivo di Thohir. Tra noi c'erano e restano stima e rispetto, ci mancherebbe. Se volessi potrei cedere le mie quote, ma sto bene così e ad oggi non c'è alcun motivo per prendere una decisione simile. Se poi questa fosse un'esigenza di Thohir, allora la prenderemmo in considerazione, ma ogni cosa è stata sempre decisa assieme”.

THOHIR NON LASCIA E RILANCIA Thohir sta facendo un buon lavoro all’Inter, ha investito molto e ora si aspetta che la squadra lo ripaghi con i risultati sportivi: tradotto serve la qualificazione alla Champions League. Si è vociferato, addirittura, che lo stesso Presidente voglia vendere la sua quota di maggioranza, 70%, ma questo non corrisponde alla verità. Il tycoon indonesiano è solo in cerca di nuovi partner e soci, in Cina soprattutto, che possano permettere all’Inter di crescere dal punto di vista finanziario e del marketing. La società, entro il 30 giugno del 2019, dovrà restituire alle banche circa 230 milioni di euro: una di queste, la Ball Investment, è proprio di proprietà di Eric Thohir. In Primavera, poi, sarà necessario un aumento di capitale, ma il Presidente non è affatto scoraggiato e non vuole mollare, bensì ha voglia di riportare l’Inter in alto, dove le compete. Ecco le sue dichiarazioni prima di lasciare Giacarta per approdare a Milano: L'Inter non deve dipendere dalla cessione o dall'acquisto di calciatori. Bisogna sviluppare un business commerciale: per questa ragione ho chiesto a Goldman Sachs di vagliare il mercato cinese, anche se possiamo guardare anche in altri paesi”. Sulle parole di Moratti in merito alla possibile cessione del suo 29%: “Le parole di Moratti sono chiare, la nostra partnership sta andando bene e non c’è bisogno che io ripeta la mia posizione in merito”. 

UNIONE E COMPATTEZZA- L’Inter aveva fatto ben sperare Thohir, Mancini, Moratti e tutti i tifosi nerazzurri. Sembrava che questa potesse essere la stagione della svolta, con la probabile conquista dello Scudetto, ed invece la Beneamata ha perso, nel giro di sei giornate, la vetta della classifica e ora viaggia a meno 11 e meno 9 rispettivamente dal Napoli e Juventus. In questo momento, però, ci vuole unione e compattezza in società. Thohir lo sa bene e per questa ragione si tratterrà in Italia per circa 20 giorni per stare vicino alla squadra e risolvere alcune questioni, come ad esempio quelle legate agli sponsor. L’accesso ai preliminari di Champions League, obiettivo stagionale, è una delle chiavi per far sì che la situazione finanziaria della società decolli e non precipiti. Ora toccherà a Mancini tramutare questa eventualità in realtà e serviranno 14 partite da Inter, quella vera, per fare in modo che il Presidente Thohir non si penta dell’investimento fatto nel novembre del 2013.


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