© LaPresseMILANO- Sinisa Mihajlovic ha le giornate contate al Milan. Il tecnico serbo lascerà il club rossonero dopo solo un anno e con un contratto che scadrà il 30 giugno del 2017. Nonostante gli ultimi due mesi positivi, dove la squadra stava marciando a ritmi molto alti, la sconfitta rimediata contro il Sassuolo ha rimesso in discussione la posizione dell’ex allenatore della Fiorentina che senza qualificazione alla prossima Champions League, ora distante ben nove punti, non salverà la sua panchina. Berlusconi, a più riprese, ha sempre mostrato e dichiarato il suo malcontento per il gioco espresso dal Milan e per i risultati poco soddisfacenti ottenuti dalla sua squadra ed ha puntato il dito contro Mihajlovic reo di non aver saputo valorizzare gli ingenti sforzi economici compiuti in estate per rinforzare la rosa.
BALLOTTAGGIO- In questi giorni, per sostituire Mihajlovic, si fanno insistentemente i nomi di Roberto Donadoni ed Eusebio Di Francesco. Il primo ha preso in corsa il Bologna, che navigava sui bassifondi della classifica, gli ha dato un gioco, un’identità ben precisa e l’ha portato fino al nono posto della classifica. Donadoni, poi, conosce l’ambiente avendo giocato per tanti anni al Milan: l’ex allenatore del Parma sarebbe l’ideale per rilanciare le ambizioni rossonere già a partire della prossima stagione. Di Francesco, invece, ha trovato la sua dimensione a Sassuolo: la squadra è forte, propone un buon calcio e l’ambiente è ottimale per poter lavorare con i giovani. Il patron Squinzi, grande tifoso del Milan, potrebbe decidere di lasciarlo partire visto e considerato che Di Francesco ha dimostrato di meritare una grande piazza.
VECCHIO PALLINO- Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Berlusconi avrebbe in mente di affidarsi a Christian Brocchi, attuale tecnico della Primavera del Milan, in vista della prossima stagione. L’ex calciatore di Inter e Lazio, piace molto al Cavaliere e potrebbe essere la soluzione più facile e meno dispendiosa. Brocchi, inoltre, sarebbe affiancato da Marcello Lippi già inseguito a gennaio proprio per prendere il posto di Mihajlovic. Nemmeno la conquista della Coppa Italia, nella finale di Roma in programma il 21 maggio, salverà a panchina del tecnico serbo che ormai è appeso ad un filo sottilissimo e solo la conquista del terzo posto, ad oggi un’utopia, potrebbe far tornare Berlusconi sui suoi passi.