© ANSAROMA - Sembra uno che non sogna più. Semmai si sveglia di soprassalto da qualche incubo e guarda smarrito il buio, cerca l’interruttore della luce, non lo trova come non trova la porta. Edin Dzeko non va in gol da 106 minuti. Fosse lì il problema. Il problema sta nei 279 minuti e oltre di media che passano tra una rete e l’altra del bosniaco in questa stagione. Sta nelle occasioni che non trasforma, sta nella letargia che lo coglie davanti alla linea di porta indifesa, sta nello stesso panorama desolato che porta impresso sulla faccia, un deserto espressivo che si accompagna alla ruggine disseminata in giro a ogni movimento. Sta nel ritmo, sta nelle squadre avversarie che non si spaventano, sta nelle aree che non vengono devastate. Non come promesso dalla propaganda estiva.
[...]
PER PRENDERE UNA PUNTA TOP SERVONO ALMENO 100 MILIONI
Buttare Dzeko come una cartaccia da riciclare. Sicuri che sia una buona idea? Guardando il panorama internazionale, la qualità media dei centravanti, non esistono alternative possibili che garantiscano il salto di qualità alla Roma. Prima di pensare a chi potrebbe sostituire Dzeko, dobbiamo ricordare chi era Dzeko e come era stato accolto quando era arrivato in Italia. [...]
IRRAGGIUNGIBILI - Senza andare a scomodare i fuoriclasse universali, da Messi a Ronaldo, da Neymar a Bale, per sentirsi più forte la Roma dovrebbe prendere campioni che costino almeno un centinaio di milioni tra cartellino e stipendio. Da Higuain a Suarez, da Lewandowski ad Aguero, da Benzema alla nuova stella inglese Kane, nessuno è alla portata di una società che è costretta a confrontarsi con i paletti imposti dal fair play finanziario. E lo stesso Cavani, che pure non sta vivendo il miglior momento della carriera a Parigi, allo stato attuale è poco più di un sogno per James Pallotta.