De Canio a Udine dopo il no di Inzaghi. Atalanta: Bollini o Prandelli

Il tecnico lucano aveva già allenato i bianconeri dal ’99 al 2001. Superino ha declinato la proposta dei friulani. A Bergamo ore contate per Reja
De Canio a Udine dopo il no di Inzaghi. Atalanta: Bollini o Prandelli
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ROMA - Atalanta e Udinese, due panchine rischiano di saltare dopo i risultati della ventinovesima giornata. “Se fossi la società, mi manderei via”, ha sbottato ieri sera lo sconsolato  Edoardo Reja, dopo la sconfitta con la Lazio: 6 punti nelle ultime 14 partite, una crisi di gioco apparentemente senza sbocchi, una squadra molle e rassegnata.

Antonio Percassi decide in queste ore: il presidente era in tribuna all’Olimpico, insieme con il figlio Luca, l’amministratore delegato della società: l’uno e l’altro sono apparsi molto preoccupati. Due le ipotesi: Bollini, vice di Reja, promosso subito in vista della delicata sfida con il Bologna, in programma domenica a Bergamo oppure Prandelli per un progetto di lunga gittata che potrebbe interessare molto all’ex ct.

Anche in Friuli si vivono ore agitate. La durissima contestazione dei tifosi alla squadra dopo la sconfitta con la Roma si accompagna alla frattura sempre più netta fra i Pozzo e Colantuono. Calori era in preallarme, Bertotto era l’alternativa. Due ex amatissimi dalla piazza, sconcertata per un campionato nato sotto ben altre aspettative, ma alla fine ha prevalso Gigi De Canio che già entro stasera raggiungerà Udine.

La scelta dei friulani è caduta sul tecnico che ha già allenato i bianconeri dal 1999 al 2001. I friulani avevano contattato Filippo Inzaghi, esonerato dal Milan nel giugno scorso e ancora sotto contratto con i rossoneri sino al 30 giugno. Ma Superpippo ha declinato l’offerta.

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