Coman, Aubameyang e Coutinho: quanti rimpianti per Juventus, Milan e Inter!

Il francese, che potrà essere riscattato dai tedeschi per 28 milioni, condanna i bianconeri in Champions League. Anche gli altri grandi ex di Milan e Inter incantano in Europa
Coman, Aubameyang e Coutinho: quanti rimpianti per Juventus, Milan e Inter!
Tommaso Maggi
6 min

ROMA - Kingsley Coman può diventare il grande rimpianto della Juventus se non lo è già. L'ex attaccante bianconero, che ha condannato la sua ex squadra firmando il poker che ha regalato al Bayern Monaco l'accesso ai quarti di finale della Champions League, si è trasferito questa estate in prestito biennale al club bavarese e potrà essere riscattato dai tedeschi per una cifra complessiva di 28 milioni di euro.

Adesso il suo destino dipende tutto dal Bayern Monaco. La Juventus non ha creduto in lui: prelevato a parametro zero dal Psg, il club bianconero non ha avuto la pazienza di aspettare un talento di 19 anni e dopo un'annata in chiaroscuro ha deciso di accettare l'offerta dei bavaresi. Logica delle plusvalenze? Forse, quel che è certo è che Coman ha subito dimostrato di poter essere un valore aggiunto in un top club europeo come il Bayern e, sotto la sapiente guida di Guardiola, ha avuto una crescita costante in questa stagione. Non è un titolare inamovibile della squadra, ma sta sfruttando al meglio le occasioni che gli concede il tecnico: 16 presenze dal primo minuto (contro le 5 concesse da Allegri alla Juve in tutta la passata stagione), 4 gol in campionato, 2 in Champions League. E' proprio nella massima competizione europea che Coman riesce ad esprimersi al meglio: oltre alle due reti (l'ultima proprio contro la Juventus), sono ben 5 gli assist decisivi forniti ai suoi compagni: nessun giocatore francese ha fatto meglio di lui. Se il suo processo di crescita continuerà, e non ci sono segnali che sembrano smentire questa previsione, il Bayern Monaco potrà decidere di acquistarlo definitivamente tra un anno. E i 28 milioni che la Juventus potrà incassare, potrebbero non bastare per spegnere i rimpianti. 

ANCHE AUBAMEYANG E COUTINHO - Un altro grande rimpianto italiano è sicuramente Pierre-Emerick Aubameyang. Cresciuto nelle giovanili del Milan, dopo un paio di stagioni in prestito in Francia tra Digione, Lille e Monaco, nel 2011 il giovane attaccante gabonese si trasferisce al Saint-Etienne che esercita il diritto di riscatto del prestito dal club rossonero per poco meno di due milioni di euro.

All'epoca un piccolo tesoretto da investire per il Milan, oggi un enorme rimpianto per il club di Berlusconi. Aubameyang ha una crescita esponenziale e dopo altre due stagioni in Francia, condite da 39 gol in 82 presenze, fa il salto decisivo per la sua carriera: c'è il Borussia Dortmund che decide di investire 15 milioni su di lui. Scelta coraggiosa ma vincente: in Germania l'ex rossonero continua a segnare, dimostrando di non accusare il salto di categoria. In questa stagione la consacrazione definitiva: 22 gol in 25 presenze in campionato e ben 10 gol in Europa League dove è il vero trascinatore della squadra di Tuchel (proprio ieri la doppietta che ha eliminato il Tottenham).

L'Europa League è stata anche il palcoscenico di un altro grande ex della Serie A: poco considerato da noi, finalmente grande all'estero. E' Philippe Coutinho, arrivato giovanissimo all'Inter nel 2010 dal Vasco da Gama, non è mai riuscito ad incidere in nerazzurro. Nel 2013 arriva il Liverpool con 13 milioni e tanta voglia di puntare sul brasiliano: l'Inter non ha dubbi e lo cede senza pensarci più di tanto. Anche qui il richiamo della plusvalenza è troppo forte. E Coutinho, con la maglia numero 10 sulle spalle, non delude Anfield Road: dopo un timido impatto comincia ad ingranare e diventa un titolare inamovibile dei Reds. Proprio in questa stagione le statistiche più interessanti: dopo 19 partite in campionato ha già raggiunto il suo record di gol (5). Sembra più maturo, più consapevole delle sue qualità. E proprio ieri sera la sua perla ha ammutolito l'Old Trafford e ha eliminato il Manchester United dall'Europa League. Merito suo. Merito del Liverpool che ha saputo aspettare il suo talento.

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