Roma, la Champions cambia tutto

Terzo posto, secondo o fuori dalla coppa più ricca. La Roma prepara i piani per ogni eventualità
Roma, la Champions cambia tutto© AS Roma via Getty Images
Marco Evangelisti
3 min

ROMA - La Champions League non può essere misura delle cose, eppure lo è. Tanto che le squadre privilegiate - dalla storia, dalla competitività - vogliono smantellarla e trasformarla in un circolo privato. Super League è il nome provvisorio, con sempre gli stessi soci, qualche invitato saltuario e garanzie di avere dalla propria parte le televisioni più importanti e solventi. Ma finché la Champions League esiste nella sua versione attuale e distribuisce un montepremi di 1,2 miliardi di euro sarà quella la festa a cui partecipare. E chi ci entra regolarmente è stabile e più o meno ricco a seconda della sua estrazione, mentre chi resta regolarmente fuori ha difficoltà a mettere insieme tutti i pasti della giornata. Oppure amministra con oculatezza e mette in cantiere un piano di crescita pluriennale. L’Europa League non è da buttar via, però distribuisce 381 milioni di euro, poco più di un quarto della coppa maggiore. Tagliando corto: perché tutti vogliano qualificarsi per la fase a gironi di Champions League è evidente; che cosa fare se non ci si riesce è meno evidente.

AI PRELIMINARI - Il problema sta nel dover aspettare l’ultima decade di agosto per sapere se ce la farai e andare incontro a squadre come Manchester United, Villarreal, Lione, cose così. La cessione di un giocatore di prima squadra potrebbe rivelarsi il male minore e sin da subito. Indiziato numero uno: Kostas Manolas, nella tradizione sabatiniana, che non viene meno neppure in mancanza di Sabatini, dei difensori centrali da cambiare senza troppe remore. Intanto una prima offerta di 33 milioni arrivata dall’Inghilterra (Chelsea) è stata considerata troppo bassa.

QUALIFICAZIONE DIRETTA - Il miglioramento della rosa sarebbe inevitabile e irrinunciabile. Un difensore centrale del livello di Medhi Benatia (comunque sotto osservazione), due terzini di grande spessore (improbabile il riscatto di Digne), persino un centravanti o un attaccante di peso ben diverso da Dzeko. Che potrebbe essere ceduto senza particolari patemi per circuire gente come Cavani.

SPALLETTI SU TOTTI

TUTTO SULLA ROMA

QUARTA O PEGGIO - Miralem Pjanic e Kostas Manolas consentirebbero di rastrellare il denaro necessario a rimescolare le carte. Anche perché Gerson arriva, Strootman torna alla piena attività, De Rossi a quanto è dato sapere non se ne va più e con Nainggolan il centrocampo resterebbe di altissima qualità tecnica e agonistica. Soldi da spendere ne servirebbero comunque, tra Alisson e la difesa da rifare.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA