© REUTERSBARCELLONA (Spagna) - Potrebbe sembrare un paradosso, ma l'eccessivo grado d'intesa raggiunto, dentro e fuori dal campo, dai tre attaccanti che formano lo strepitoso tridente blaugrana sta diventando un problema per il Barça. L'idillio scoppiato tra Messi, Luis Suarez e Neymar ha fatto sì che nessuno dei tre pare avere alcuna intenzione di cambiare aria in tempi brevi, nonostante la corte serrata delle grandi d'Europa. Nel caso della Pulce e del Pistolero uruguaiano, un trasferimento pare addirittura impossibile, visto che entrambi avrebbero deciso di stabilirsi definitivamente in Catalogna una volta appesi gli scarpini.
Prima o poi, invece, se ne andrà il Mohicano, ma a quanto pare avverrà fra diversi anni, visto che il padre procuratore avrebbe già pronto, sulla scrivania, il rinnovo che verrà sottoscritto in estate. Di qui i problemi incontrati dagli uomini mercato della società, che faticano terribilmente a soddisfare la richiesta di Luis Enrique, che da sei mesi a questa parte pretende l'arrivo di un rinforzo offensivo capace di garantire una maggior affidabilità rispetto ai verdi Sandro e Munir. I timidi approcci ai vari Reus, Thomas Müller, Harry Kane e Cavani, infatti, hanno prodotto finora soltanto dei cortesi «No, grazie, con quei tre davanti non giocherei mai». Prossimo alla disperazione, pertanto, il club avrebbe ristretto la ricerca a due nomi. La soluzione più lineare prevederebbe il ritorno di Pedro, tutt'altro che soddisfatto dell'esperienza al Chelsea. La seconda opzione, invece, punta dritto a Kevin Gameiro, giocatore dal prezzo ragionevole, che già ai tempi del Psg, chiuso da Ibra e Lavezzi, ha dato mostra di saper interpretare alla perfezione il ruolo di rincalzo extralusso.
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