Calciomercato, Mihajlovic: «Milan tutto italiano? Serve tempo»

Il tecnico rossonero risponde anche a Di Francesco: «Al Milan non c'è confusione ma solo tanta pressione»
Calciomercato, Mihajlovic: «Milan tutto italiano? Serve tempo»© EPA
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MILANO - «Al Milan non c'è confusione ma solo tanta pressione. Non decido io se restare o meno, la cosa sicura è che ho la coscienza a posto». Parola di Sinisa Mihajlovic che alla vigilia della delicata trasferta a Bergamo contro l'Atalanta ha risposto a Di Francesco, candidato a prendere il suo posto sulla panchina rossonera, che ieri aveva dichiarato: «Non vado dove c'è confusione». Mihajlovic non l'ha presa benissimo e chiarito la situazione: «Le parole del presidente non si commentano mai. In piazze come questa le pressioni sono altissime, ci si aspetta molto. Non so cosa intendesse dire Di Francesco. Penso solo alle sfide che restano e a questo punto contano solo le motivazioni». 

DI FRANCESCO: «AL MILAN C'E' CONFUSIONE»

BERLUSCONI SUI TECNICI

«RESTO? NON DIPENDE DA ME» - Mihajlovic ha parlato della sfida contro l'Atalanta: «All'andata loro fecero la migliore partita stagionale, speriamo di ripagarli con la stessa moneta a Bergamo». Il discorso vira poi sul suo futuro: «Se resto non lo decido io, ho ancora un anno di contratto. Di sicuro si poteva fare meglio ma la coscienza è a posto. Il futuro di Menez e Balotelli? Dipende da loro e non da me. Indipendentemente da quanto giocano devono dare il massimo. Finché non sarà così non li farò partire titolari».

«MILAN TUTTO ITALIANO? SERVE TEMPO» - Il tecnico rossonero ha commentato poi una frase del presidente Berlusconi circa il suo sogno di vedere un Milan tutto italiano: «Oggi siamo una delle squadre che schierano più italiani. Ci vuole tempo per un progetto del genere, uno come Locatelli può essere il futuro del Milan, ma gli va dato tempo di crescere. Per vincere bisogna programmare e dare il giusto tempo a tutti. Sul mercato servirebbero pochi e mirati investimenti, servono giocatori motivati e di qualità. In campo vanno i giocatori, non i nomi», ha concluso Mihajlovic.


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