© ANSAMILANO- L’Inter ha l’infermeria completamente vuota e Roberto Mancini si augura che si continui su questo trend fino al termine della stagione. Anche Stevan Jovetic sarà a disposizione per la partita contro il Torino di Ventura ma partirà, naturalmente, dalla panchina e difficilmente entrerà in campo. Il classe 89 doveva essere il fiore all’occhiello dell’Inter e, nei pensieri iniziali di Mancini, avrebbe dovuto essere il giusto partner d’attacco del capitano Mauro Icardi. Ben presto, però, la mancanza di feeling tra i due, il fatto che il montenegrino si trovasse più a suo agio agendo da prima punta, proprio come il capitano, e la presunta lite con Mancini dopo la sfida persa contro la Lazio, il 20 dicembre, l’hanno messo ai margini del progetto.
INVESTIMENTO A PERDERE- Jovetic è arrivato dal Manchester City in prestito biennale con obbligo di riscatto per complessivi 17 milioni di euro: 2,5 subito e i successivi 14,5 da versare a saldo. Il futuro del montenegrino è sempre più distante dall’Inter soprattutto se, come sembra, Roberto Mancini sarà l’allenatore dei nerazzurri anche nella prossima stagione. Fortunatamente per il club di Corso Vittorio Emanuele, l’ex Fiorentina ha mercato ed è appetito dai grandi club. Ausilio sta già lavorando per trovare una sistemazione a Jovetic, un assist al direttore sportivo nerazzurro potrebbe arrivare direttamente dall’Inghilterra.
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ASSIST DA CONTE- L’attuale commissario tecnico della Nazionale Italiana, Antonio Conte, guiderà il Chelsea nella prossima stagione. L’ex allenatore della Juventus ha già fatto avere la sua “lista della spesa” a Roman Abramovich e vorrebbe diversi giocatori italiani o che militano nel nostro campionato. Secondo quanto riporta La Repubblica, Conte è da sempre stato un grande estimatore di Jovetic e potrebbe chiedere al suo Presidente di accontentarlo portando l’ex City a Stamford Bridge. L’Inter, un po’ come avvenne per Shaqiri, vuole venderlo almeno al prezzo di costo per rientrare parzialmente dell’investimento fatto la scorsa estate che si è rivelato errato.