Il Milan di Di Francesco prende forma con Berardi, Sansone e Vrsaljko

Il tecnico dei neroverdi è pronto per fare il salto di qualità dopo tanti anni di gavetta. Il Sassuolo, al momento, si trova al settimo posto a quota 48 punti ed insidia il sesto posto del Milan fermo a quota 49.
Il Milan di Di Francesco prende forma con Berardi, Sansone e Vrsaljko© Getty Images
Marco Gentile
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MILANO- La panchina del Milan scotta e Sinisa Mihajlovic, ormai, si è bruciato da tempo. A fine anno il tecnico serbo lascerà Milano, nonostante abbia un contratto fino al 30 giugno del 2017, per fare spazio ad Eusebio Di Francesco che resta, al momento, il nome più gettonato in via Aldo Rossi. Il Presidente Silvio Berlusconi stima il tecnico dei neroverdi per la sua capacità di lavorare con i giovani e vuole emulare la società di Squinzi che annovera nella sua rosa quasi tutti calciatori italiani fatta eccezione per Sime Vrsaljko, esterno croato, Alfred Duncan, centrocampista ghanese scuola Inter, che ha segnato un gol meraviglioso proprio contro i rossoneri, ed infine l’attaccante francese Gregoire Defrel.

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LO SGAMBETTO- Di Francesco è pronto per una grande squadra, dopo tanti anni di gavetta, e il Milan è pronto ad affidargli la panchina nonostante regni ancora qualche incertezza all’interno della società. Questa volta, Adriano Galliani e il Presidente Berlusconi vogliono accertarsi di compiere la scelta giusta visto che negli ultimi anni sono stati bruciati due icone storiche del Milan come Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, fino ad arrivare a Sinisa Mihajlovic che ha vissuto una stagione da inferno. Il tecnico dei neroverdi, però, vuole fare lo sgambetto a quella che molto probabilmente sarà la sua nuova squadra: il Sassuolo, infatti, punta il sesto posto occupato proprio dal Milan che sarebbe un traguardo storico per la società di Squinzi che ha fame di vittorie ed ha voglia di crescere.

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MILAN ITALIANO- Silvio Berlusconi sogna un Milan tutto, o quasi, composto da giocatori italiani. La rosa rossonera annovera diversi calciatori del bel Paese e potrebbero incrementare dato che Di Francesco spingerà per portare qualche suo fidato a Milano: in primis c’è Domenico Berardi, attaccante classe 94, appetito anche da Inter e soprattutto dalla Juventus. Il talento calabrese potrebbe essere il biglietto da visita dell’ex tecnico del Lanciano che può giocarsi anche la carta Nicola Sansone, tifoso rossonero, anche lui sul taccuino di Adriano Galliani. L’ex Parma è molto maturato in questi anni al Sassuolo ed è pronto per un’esperienza in una grande squadra. Un altro nome che piace al Diavolo è quello dell’esterno croato Sime Vrsaljko, classe 92, che ha finalmente trovato la giusta continuità di rendimento ed ha disputato una grande stagione sulla fascia destra sfornando diversi assist decisivi per i compagni. La base italiana è forte perché c’è un mix di esperienza e gioventù: Riccardo Montolivo, Giacomo Bonaventura, Luca Antonelli e Ignazio Abate hanno la giusta maturità per poter continuare in rossonero cercando di fare da chioccia a giocatori meno esperti come Gianluigi Donnarumma, Alessio Romagnoli, Andrea Bertolacci, Mattia De Sciglio e Manuel Locatelli, molto sponsorizzato da Berlusconi.

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L’OSTACOLO- Di Francesco potrebbe avere un’insidia, che ha un nome e un cognome, nella corsa alla panchina del Milan: Cristian Brocchi. L’attuale tecnico della Primavera nutre della stima di tutto l’ambiente, piace al Presidente Berlusconi e soprattutto è un uomo Milan. Il Cavaliere è combattuto, in questo momento, tra questi due nomi anche se con Brocchi c’è il rischio concreto di commettere lo stesso errore fatto con Inzaghi. Il classe 76 ha maturato esperienze solo nel settore giovanile, mentre Di Francesco arriva da anni di gavetta non indifferenti. In più, l’attuale allenatore del Sassuolo potrebbe portarsi almeno due dei tre gioielli sopra citati e sarebbero una manna dal cielo per una squadra che ha bisogno di rinforzi un po’ in tutti i reparti. Una decisione definitiva sarà presa da qui a fine e questa volta dovrà essere quella definitiva basata su un progetto pluriennale e non annuale.

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