ROMA - Il mercato della Juventus prende forma. L’infortunio di Claudio Marchisio, che rientrerà tra sei mesi, indubbiamente pone una urgenza diversa da prima per quel che riguarda i già previsti interventi a centrocampo. C’è una rosa di nomi su cui il club bianconero sta lavorando. Arriverà il momento di tirare le fila e fare le scelte, incideranno anche i movimenti in uscita che verranno concordati con Allegri. Lo sguardo va al mercato europeo - dalla Russia, alla Francia, alla Spagna, all’Inghilterra, al Belgio - fino anche a qualche opzione sul mercato interno.
PISTE PRIORITARIE - Abbiamo seguito la tenacia con cui, senza proclami, la Juventus ha tenuto botta sulla pista Gundogan, registrando le resistenze del Dortmund che somigliavano tanto a una scarsa voglia di venderlo. Ora però è arrivato il City con soldi veri e restare in concorrenza su Gundogan - per un club come la Juve piuttosto allergico alle aste - è diventato tra il difficile e l’impossibile. La vecchia e civilissima diatriba interna (spesso smussata dai dirigenti, ma comunque presente) sul trequartista, ha portato la Juventus a riavvicinarsi anche di recente a Isco, che per la verità è parso nelle dichiarazioni ufficiali piuttosto tiepido anche rispetto all’utilizzo limitato che ne fa Zidane (con cui pare che il rapporto sia tutt’altro che idilliaco).
C’è una idea che ritorna rispetto a sondaggi effettuati tra lo scorso mercato estivo e quello di gennaio: e porta dritto dritto al belga Axel Witsel, alla sua intenzione di lasciare lo Zenit, uscita virgolettata proprio per non lasciare spazio a dubbi. La scadenza contrattuale fissata a dicembre 2017 imporrà ai russi di affrontare il problema. Si parla di un valore intorno ai 25 milioni di partenza. Ma la volontà netta del giocatore potrà agire da calmiere del prezzo del cartellino. La Roma si è mossa su Witsel, il Milan anche ronza attorno alla trattativa, nell’ultimo periodo con minor forza. Le parole di Marotta sui rapporti con il Chelsea - che l’arrivo di Conte potrà solo rafforzare - fanno riemergere la pista Oscar, il brasiliano già trattato quando l’obiettivo era il trequartista e rimasto sempre di grande attualità.
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