ROMA - «Il Milan è nella città italiana di Milano?». Bella battuta. Dopo averla postata sul twitter cinese, weibo, Jack Ma avrà ghignato parecchio. Un minuto dopo era al telefono per sapere novità sugli sviluppi della trattativa per la cessione del Milan.
LA NOSTRA ESCLUSIVA SULL'EVERGRANDE
LE NOSTRE ESCLUSIVE - Il 27 aprile 2016 alle 23.07 abbiamo scritto in esclusiva sul corrieredellosport.it del coinvolgimento della Evergrande in una conglomerata finanziaria coinvolta nella proposta di acquisto sul pacchetto azionario del Milan: rappresentata dall'advisor italoamericano Sal Galatioto e dalla sua GSP (Galatioto Sports Group) ed intenzionata ad acquistare il 70% del capitale rossonero subito e il restante 30% nel giro di un anno. Alla "modica" cifra di 700/720 milioni di euro (debiti esclusi).
ECCO PERCHE' EVERGRANDE PUO' COMPRARE IL MILAN
PERCHE' JACK MA CON EVERGRANDE - E qui entrano in gioco i due nomi che ormai conosciamo tutti. Evergrande a giugno del 2014 ha acquisito il 50% del capitale del Guanghzou F.C., squadra allenata anche da Lippi (perciò il suo nome è legato alla cordata cinese) negli anni scorsi, squadra che ha vinto tutto in Cina.
TRA OGGI E DOMANI LA FIRMA ALLA TRATTATIVA IN ESCLUSIVA
EVERGRANDE - «Too big to fail», e pare proprio che anche questa volta non fallirà. La Evergrande Group è un Real Estate è impegnata soprattutto nella compravendita immobiliare: in pochi mesi, gli ultimi, il colosso rappresentato da Hui KaYan (l'ottavo uomo più potente della Cina) ha comprato per 1,5 miliardi di dollari il 27% delle azioni della Shengjing Bank, per 3,6 miliardi di yuan una quota in Cina Calxon Group Co. Possiede il Mass Mutual Tower di Hong Kong, pagato 1,6 miliardi, il più grande grattacielo commerciale della città; ha stanziato 13,5 miliardi di yuan di beni per la New World China Terra Ltd. Un impero.
JACK MA - Il secondo uomo più potente della Cina (patrimonio stimato da 23 miliardi di dollari) da giovano faceva la guida turistica: spiegava il mondo agli altri, adesso vuole conquistarlo. Proprietario di Alibaba, oggi primo gruppo di ecommerce cinese che può contare su un mercato da 632 milioni di utenti, patrimonio stimato 200 miliardi di dollari. Costruisce il suo impero mettendo in contatto esportatori cinesi e potenziali compratori stranieri, e , finanziato da Goldman Sachs e dalla giapponese SoftBank, sfonda il mercato e crea Taobao, che altri non è che l'Ebay con gli occhi a mandorla. Sfonda nell'ecommerce e si prende una fetta di mercato pazzesca.
E GLI ALTRI? LI MANDA XI JINPING - Dietro l'Evergrande, dunque, c'è anche Jack Ma. Con Evergrande, invece, ci sono almeno altri quattro gruppi finanziari. Anche questi impegnati in vari settori dell'economia cinese. Adessano puntano il Milan perché il presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping ha liberato i capitali cinesi da investire all'estero anche nello sport con tutta una serie di riforme. Un piano studiato a tavolino, che porterà la Cina ad organizzare i Mondiali che verranno. Made in China.