ESCLUSIVO Pechino conferma: Jack Ma con Evergrande vuole il Milan

Non con il suo colosso Alibaba, ma come socio finanziatore del Real Estate di Guangzhou: ecco come il secondo uomo più potente della Cina siede al tavolo della trattativa
ESCLUSIVO Pechino conferma: Jack Ma con Evergrande vuole il Milan
Pasquale Campopiano
8 min

ROMA - «Il Milan è nella città italiana di Milano?». Bella battuta. Dopo averla postata sul twitter cinese, weibo, Jack Ma avrà ghignato parecchio. Un minuto dopo era al telefono per sapere novità sugli sviluppi della trattativa per la cessione del Milan.

La conferma arriva direttamente da una nostra fonte di Pechino: Jack Ma, il secondo uomo più potente della Cina, quello che con la sua Alibaba ha costruito un impero finanziario da 200 miliardi di dollari è tra gli investitori che tratteranno in esclusiva con la Fininvest di Silvio Berlusconi la cessione dell'A.C. Milan. Salvo colpi di scena dell'ultimo minuto, perché quella di oggi è una giornata decisiva. Jack Ma è dentro, ma non con la sua Alibaba (declinata poi in Alibaba Sports Group nel campo delle acquisizioni sportive), ma come socio finanziatore della Evergrande Real Estate Group, uno dei cinque gruppi finanziari, tutti cinesi, che sono a caccia del Diavolo.

LA NOSTRA ESCLUSIVA SULL'EVERGRANDE

LE NOSTRE ESCLUSIVE - Il 27 aprile 2016 alle 23.07 abbiamo scritto in esclusiva sul corrieredellosport.it del coinvolgimento della Evergrande in una conglomerata finanziaria coinvolta nella proposta di acquisto sul pacchetto azionario del Milan: rappresentata dall'advisor italoamericano Sal Galatioto e dalla sua GSP (Galatioto Sports Group) ed intenzionata ad acquistare il 70% del capitale rossonero subito e il restante 30% nel giro di un anno. Alla "modica" cifra di 700/720 milioni di euro (debiti esclusi).

Il giorno dopo, il 28 aprile, la nostra ipotesi di un possibile coinvolgimento di Jack Ma nell'affare, ipotesi confermata anche da un'attenta analisi politico-finanziaria dell'autorevole china-files.com. Adesso arriva la conferma: da Pechino, fonti molto vicine alla Evergrande ci dicono che Jack Ma è nell'affare. Ed entra in gioco l'ennesima esclusiva del corrieredellosport.it: non solo Evergrande (e quindi non solo Evergrande con Jack Ma), ma a voler comprare il Milan è una conglomerata di alemno cinque gruppi finanziari molto potenti, impegnati negli assets più disparati: finanaza, banche, immobiliare, alimentare, internet, ecommerce e acquisizioni sportive.

ECCO PERCHE' EVERGRANDE PUO' COMPRARE IL MILAN

PERCHE' JACK MA CON EVERGRANDE - E qui entrano in gioco i due nomi che ormai conosciamo tutti. Evergrande a giugno del 2014 ha acquisito il 50% del capitale del Guanghzou F.C., squadra allenata anche da Lippi (perciò il suo nome è legato alla cordata cinese) negli anni scorsi, squadra che ha vinto tutto in Cina.

L'altro 50% è proprio di Jack Ma, o meglio della sua Alibaba Sports Group, che ha firmato così la join venture che porta anche al Milan. Ma senza la Alibaba, perché Jack Ma figura anche come socio di minoranza della Evergrande, e così entrerà nell'affare Milan, dietro le quinte, perciò i tifosi rossoneri si possono preparare ad altri tweet sullo stile di quello che ha fatto il giro del mondo qualche giorno fa.

TRA OGGI E DOMANI LA FIRMA ALLA TRATTATIVA IN ESCLUSIVA

EVERGRANDE - «Too big to fail», e pare proprio che anche questa volta non fallirà. La Evergrande Group è un Real Estate è impegnata soprattutto nella compravendita immobiliare: in pochi mesi, gli ultimi, il colosso rappresentato da Hui KaYan (l'ottavo uomo più potente della Cina) ha comprato per 1,5 miliardi di dollari il 27% delle azioni della Shengjing Bank, per 3,6 miliardi di yuan una quota in Cina Calxon Group Co. Possiede il Mass Mutual Tower di Hong Kong, pagato 1,6 miliardi, il più grande grattacielo commerciale della città; ha stanziato 13,5 miliardi di yuan di beni per la New World China Terra Ltd. Un impero.

La definizione di colosso infallibile glil'ha data il Wall Street Journal, motivandola così: è una società indebitata dall'alto grado di acquisizioni nei settori più disparati, ma che ha la forza e la potenza per resistere sul mercato.

JACK MA - Il secondo uomo più potente della Cina (patrimonio stimato da 23 miliardi di dollari) da giovano faceva la guida turistica: spiegava il mondo agli altri, adesso vuole conquistarlo. Proprietario di Alibaba, oggi primo gruppo di ecommerce cinese che può contare su un mercato da 632 milioni di utenti, patrimonio stimato 200 miliardi di dollari. Costruisce il suo impero mettendo in contatto esportatori cinesi e potenziali compratori stranieri, e , finanziato da Goldman Sachs e dalla giapponese SoftBank, sfonda il mercato e crea Taobao, che altri non è che l'Ebay con gli occhi a mandorla. Sfonda nell'ecommerce e si prende una fetta di mercato pazzesca.

E GLI ALTRI? LI MANDA XI JINPING - Dietro l'Evergrande, dunque, c'è anche Jack Ma. Con Evergrande, invece, ci sono almeno altri quattro gruppi finanziari. Anche questi impegnati in vari settori dell'economia cinese. Adessano puntano il Milan perché il presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping ha liberato i capitali cinesi da investire all'estero anche nello sport con tutta una serie di riforme. Un piano studiato a tavolino, che porterà la Cina ad organizzare i Mondiali che verranno. Made in China.

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