© Getty ImagesMILANO - Personalità, qualità, esperienza e leadership. Sono tutti gli ingredienti richiesti da Mancini per gli innesti che dovranno consentire all’Inter di compiere, nella prossima stagione, il definitivo salto di qualità. Tanto per intendersi, sono doti che possiede Banega, non a caso già preso a costo zero, ma fanno parte anche delle caratteristiche di Yaya Tourè e Zabaleta. Non si tratta di nomi a caso, ma di giocatori che il tecnico nerazzurro conosce alla perfezione essendo stati elementi cardine del suo Manchester City.
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VIAGGIO - Per quanto riguarda i piani del City, invece, Ausilio potrebbe avere significative delucidazioni nel suo blitz odierno a Madrid (a meno di cambi di programma dell’ultima ora) per il ritorno della semifinale di Champions tra Real e, appunto, la squadra di Pellegrini. Vista l’importanza della sfida, è difficile immaginare una vera e propria riunione di mercato con i dirigenti del club inglese. Qualche contatto, però, è da dare per scontato. E da quello si potrebbe cominciare a lavorare. Del resto, con l’avvicendamento in panchina, a fine stagione, tra Pellegrini e Guardiola, è ancora da capire in via definitiva su quali giocatori vorrà puntare il tecnico catalano.
IN DUBBIO - Da questo punto di vista, Tourè è assolutamente in bilico. Se n’era andato dal Barcellona proprio per incompatibilità con Pep: logico, quindi, che non voglia ritrovarsi nella stessa situazione anche al City. Peraltro, nelle ultime settimane, anche a causa di qualche guaio fisico, è rimasto ai margini pure delle scelte di Pellegrini. Insomma, il suo addio appare certo. Il punto di domanda riguarda la destinazione. Un anno fa, comunque, prima di essere convinto a rimanere, quella nerazzurra gli era assai gradita. E sembra che valga altrettanto pure per Zabaleta, dando una certa interpretazione alle parole del suo agente, Pastorello: «Da vedere se sarà quest’anno o al più tardi l’anno prossimo, ma io credo che potremo presto vedere l’argentino in Italia».
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