© ANSAMILANO - Ore decive per il futuro del Milan. L’esclusiva concessa al consorzio cinese è arrivata, infatti, ad un primo determinante snodo. È il momento di rivelare l’identità degli investitori. Se lo aspetta Silvio Berlusconi, che ha preteso di avere un quadro definitivo a cavallo di questa settimana. Ebbene, il fatto che il patron rossonero, come riportato a parte, abbia annunciato che proprio oggi avrà un incontro con i manager di Fininvest fa intendere che qualcosa si sia già mosso. Da via Paleocapa non arrivano conferme, ma trapela la sensazione di una possibile svolta. Insomma, l’appuntamento potrebbe essere stato fissato allo scopo di esaminare il nuovo materiale fornito da Nicholas Gancikoff, ovvero l’uomo di fiducia in Italia di Sal Galatioto, advisor dell’operazione per conto del consorzio cinese.
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IDENTITÀ - Conoscere i potenziali nuovi proprietari del Milan è un aspetto fondamentale della trattativa. Berlusconi, infatti, prima di consegnarglielo, vuole capire in che mani finirà il Diavolo. E la verità è che davvero Fininvest non conosce questi nomi. O meglio, nelle discussioni, ne sono stati fatti alcuni, ma senza che ci fosse la sicurezza di chi poi avrebbe fatto parte del consorzio. L’unico su cui ci sarebbe una certa convergenza è Evergrande, colosso immobiliare proprietario anche del Guangzhou. La scorsa settimana, inoltre, la televisione nazionale cinese si era sbilanciata indicando, insieme a Hui Ka Yan, numero uno di Evergrande, pure Robin Li (Baidu), He Xiangjian (fondatore di Midea) e Eric Xu, lasciando il dubbio che si tratti del confondatore di Baidu oppure del vicepresidente di Huawei). C’è chi dice, però, che il numero finale dei componenti potrebbe essere di 6 o 7.
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