PALERMO - Alla fine la pace è scoppiata. Il presidente Zamparini ha riunito a casa sua in Friuli il diesse in pectore (Foschi) e il consulente personale (Di Marzio) e ha trovato i toni giusti per metterli d'accordo ed evitare un pericoloso dualismo di partenza a Palermo. Di Marzio manterrà un ruolo super partes, mentre Foschi avrà mano libera sul mercato. Resta però da sciogliere il nodo allenatore. Ballardini, legato da un contratto che scade tra un anno, non era presente al pranzo. A questo punto dipenderà più da lui che dalla società anche perchè ha chiesto un aumento dopo la salvezza.
LE ALTERNATIVE - Continuano a girare nomi di possibile alternative per la panchina rosanero. Bene o male sempre le solite, che nascono dal desiderio di Foschi di portare, se dovessero venire meno le condizioni per la conferma di Ballardini, un tecnico carico di entusiasmo. Per Oddo bisogna attendere la fine dei playoff, Stellone è un nome che non dispiace a Zamparini; Giampaolo infine, quello che possiede maggior curriculum di A e che viene da una stagione eccellente come quella disputata con l'Empoli.