L’Alaves ha scelto il pupillo di Benitez, Mauricio Pellegrino

I baschi, appena promossi in Liga, presentano oggi il nuovo allenatore, che firma per un anno. L'argentino è stato uno dei giocatori prediletti da Benitez, che poi l'ha voluto come suo secondo al Liverpool e all'Inter
L’Alaves ha scelto il pupillo di Benitez, Mauricio Pellegrino© EFE
Andrea De Pauli
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VITORIA (SPAGNA) - È stata finalmente assegnata l’ultima panchina vacante della Liga. La neopromossa Alaves ha deciso di affidarsi al vecchio pupillo di Rafa Benitez, Mauricio Pellegrino, che così raccoglie l’eredità di José Bordalas, il tecnico che ha riportato la compagine basca in Primera División, dopo dieci anni di purgatorio trascorsi tra la seconda e la terza serie iberiche. A darne notizia è stato lo stesso club basco, attraverso il sito ufficiale. Il nuovo allenatore, che si lega alla società di Vitoria per i prossimi 12 mesi, sarà presentato questa mattina, a mezzogiorno, nella sala stampa del locale Stadio Mendizorroza.

IL PUPILLO DI RAFA - Mauricio Pellegrino, fratello maggiore di Maximiliano, che tra il 2007 e il 2011 collezionò 75 presenze in Serie A con le casacche di Atalanta e Cesena, può vantare un’ottima carriera da difensore centrale, ruolo che gli permise di aggiudicarsi 4 campionati argentini, una Coppa Libertadores e l’Intercontinentale del 1994, strappata al Milan dal Velez Sarsfield di Carlos Bianchi, prima del salto in Europa, dove vestì le casacche di Barcellona, Valencia e Livepool, per poi appendere le scarpe al chiodo proprio con l’Alaves. Tra i maestri, oltre a Bianchi, anche Marcelo Bielsa e la strana coppia Van Gaal-Mourinho, nel corso della sua stagione in blaugrana. L’uomo che gli cambia la vita, però, è Rafa Benitez, con cui condivide, da calciatore, due scudetti e una Coppa Uefa ai tempi del Valencia e che, poi, segue anche al Liverpool. Abbandonata l’attività agonistica, a partire dal 2008 Pellegrino diviene il secondo allenatore dei reds, sempre con Benitez, che nel giugno del 2010 se lo porta anche all’Inter. L’avventura in nerazzurro, però, dura poco più di sei mesi e termina con l’esonero di Don Raffaè, datato 23 dicembre. La carriera da primo allenatore, invece, parte nel 2012, con la sfortunata esperienza nel Valencia dell’immediato dopo Unai Emery. Prima di approdare alla quarta delle compagini basche che disputerà la prossima Liga, insieme ad Athletic Bilbao, Eibar e Real Sociedad, il tecnico argentino ha guidato, in patria, Estudiantes e Independiente.

@andydepauli

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