SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Doppio colpo in difesa per la Sambenedettese. Il club marchigiano ha infatti ufficializzato gli acquisti dei difensori Nicolas Di Filippo (dalla Virtus Lanciano) e di Christian Tavanti (dalla Carrarese). Due nuovi arrivi che sistemano il pacchetto arretrato in vista della prossima stagione di Lega Pro.
DI FILIPPO - Nicolas Di Filippo è un classe 1993, proveniente dalla Virtus Lanciano, da cui è stato preso in prestito per un anno. Il centrale ha indossato le casacche di Chieti (C2), Melfi (Lega Pro), per poi far ritorno a Lanciano nella passata stagione, club con cui ha fatto il settore giovanile. "Ho aspettato molto questo momento e non vedo l'ora di iniziare - ha spiegato il difensore abruzzese - Sono consapevole di essere in una bella piazza con tanta gente che verrà allo stadio e spero di fare il meglio possibile. La stagione appena trascorsa con il Lanciano mi ha fatto crescere tanto, sotto tutti i punti di vista, anche se ho trovato poco spazio, ma è stata fondamentale per una mia crescita personale. Ho voglia di rimettermi subito in gioco e voglio sfruttare al meglio le mie chances qui a San Benedetto. Una piazza così non si può rifiutare".
TAVANTI - Christian Tavanti, proviene invece dalla Carrarese. Difensore toscano, classe '95, ha firmato un contratto che lo legherà per un anno alla Samb. Il terzino destro, dopo la trafila nel settore giovanile del Genoa, è stato prelevato a 16 anni dalla Juventus per poi farsi le ossa in Lega Pro al Santarcangelo, al Mantova ed, ultima, alla Carrarese. Queste le sue prime parole da calciatore rossoblu: "Sono molto contento di questa piazza, ringrazio il presidente Fedeli per l'opportunità che mi ha dato. Qui ritrovo il mio ex compagno alla Carrarese, Luca Berardocco". Tavanti parla delle sue caratteristiche tecniche: "Mi piace molto spingere, avvicinarmi verso la porta per poi fare assist e mettere il pallone in mezzo. Mi piacerebbe anche fare qualche gol in più, ma per ora sono fermo ad una rete". Sull'esperienza con la Juventus: "Indimenticabile, ho imparato molto. Sono andato a Torino a 16 anni a Torino e sono andato via al secondo anno di Primavera, però ho appreso metodi e tecniche che mi hanno permesso di crescere professionalmente. Anche il tipo di lavoro che hanno loro è qualcosa di superiore rispetto alle altre squadre italiane".