© SESTINI MASSIMOBARCELLONA (SPAGNA) - Con i consueti test medici di prammatica, questa mattina si è aperta ufficialmente la stagione 2016/17 per il Barcellona, ma non per Cristian Tello, escluso forse non troppo a sorpresa dalla ristretta lista di dieci elementi della prima squadra blaugrana chiamati fin da subito a rapporto da Luis Enrique. Lo sgusciante esterno offensivo, reduce dalla positiva esperienza in prestito alla Fiorentina, è stato precettato solo per il prossimo 8 agosto, data fissata per i reduci dalle semifinali degli ultimi Europei, Ter Stegen, Digne e Umtiti, a cui è stata concessa una settimana di giustificato riposo in più anche rispetto ai giocatori usciti nelle prime fasi del torneo francese e a Messi e agli altri sudamericani che hanno disputato la Coppa America, richiamati per il primo di agosto. Nel caso di Tello, sembra trattarsi di un chiaro messaggio: il ragazzo, esattamente come il brasiliano Douglas e la meteora interista Martin Montoya, non fa parte del nuovo progetto e deve trovarsi una nuova squadra.
SOTTO PRESSIONE - Squadre disposte a sborsare la cifra prossima ai 10 milioni pretesa dal Barça per il cartellino dell’attaccante, in realtà, non mancherebbero. Dopo i timidi approcci di Milan e Southampton, infatti, si sarebbero fatti avanti con maggior convinzione lo Swansea di Francesco Guidolin e, soprattutto, il Tottenham. Tello, però, si è impuntato: vuole solo la Fiorentina. Nessun problema per la società catalana, basta che la società della famiglia Della Valle presenti un’offerta capace di eguagliare quella degli Spurs. Le distanze, in realtà, non paiono incolmabili, visto che il nuovo Ds Corvino nel recente incontro aveva cercato di strappare ai blaugrana un nuovo prestito, con obbligo di riscatto, a fine stagione, fissato attorno agli 8 milioni. L’esclusione di Tello dal primo scaglione di convocati per la nuova stagione, che lo accomuna agli altri casi problematici Douglas e Montoya, non fa altro che aumentare la pressione sul giocatore, che a questo punto deve decidere se accettare l’ipotesi londinese, oppure se farsi sentire, a sua volta, con la Fiorentina, affinché si convinca ad alzare la sua offerta. La presenza tra i convocati di oggi di Adriano, inseguito da tempo dalla Lazio, fa invece pensare a una pronta soluzione della controversa situazione del brasiliano.