Calciomercato, Pastore: «Juventus-Higuain top d'Europa»

«I bianconeri si sono rinforzati con Gonzalo. Ora sono in grado di vincere la Champions»
Javier Pastore, dal Palermo al Paris Saint-Germain +28,9 milioni nel 2011© EPA
Andrea Ramazzotti
5 min

EUGENE - Con Higuain è una Juventus da Champions League. Javier Pastore non ha dubbi e incorona la mossa della dirigenza bianconera di acquistare il suo compagno della Seleccion nell’ultima Coppa America.

Il Flaco guarda ancora con affetto all’Italia e un giorno magari tornerà a deliziare la Serie A. Intanto in una lunga chiacchierata ci ha raccontato la “sua” Palermo, ha parlato di Totti, Balotelli, Messi, Icardi e del futuro Pallone d’Oro Dybala, ha giurato amore al Psg senza dimenticarsi di svelare qualche retroscena di mercato legato ai passati interessamenti per lui delle milanesi, della Roma e della Juve. 

Pastore, da cinque anni è a Parigi. Come si vive in Francia? 
«Bene, mi sono ambientato e mi vogliono bene. Non potrei chiedere di più». 

Guarda ancora la Serie A? 
«Certo, vedo tutte le partite che posso. In Italia e nel vostro campionato ho passato anni belli e ho ricordi impossibili da dimenticare». 

Quasi tutti legati a Palermo, la città che le ha cambiato la vita. 
«Lì ho conosciuto mia moglie Chiara (Picone) e ho vissuto in un posto bellissimo dove sono tornato anche quindici giorni fa. Calcisticamente sono state due stagioni fantastiche che mi hanno insegnato tanto e che mi hanno permesso di arrivare dove sono adesso». 

Sente alcuni suoi ex compagni? 
«Parlo spesso con Balzaretti, che vedo anche a Parigi, e con Sirigu, che è tutt’ora mio compagno, ma ho contatti pure con Abel Hernandez e altri. Sono al Psg grazie al loro aiuto, a quello degli allenatori, dei dirigenti e dei tifosi del Palermo». 

Le sue parole testimoniano quanto ancora abbia i colori rosanero nel cuore.
«Me ne sono andato dal 2011, ma sono rimasto tifoso del Palermo, mi informo sui risultati e spero sempre che vada bene». 

A cinque anni dal suo addio, com’è il rapporto con Zamparini? 
«Durante la mia permanenza a Palermo con lui sono stato bene: è stato al mio fianco e mi ha sempre incoraggiato. Ultimamente abbiamo un po’ perso i contatti, ma c’è stato un bel feeling». 

Superate le tensioni tra voi dei giorni precedenti alla sua cessione al Psg?
«Tutti e due abbiamo fatto il massimo. Io in campo per la squadra, lui per i suoi affari quando me ne sono andato». 

E’ vero che prima della firma per il Psg lei è stato vicino a giocare in un’altra squadra italiana? 
«Il Milan, l’Inter e anche la Roma mi volevano, ma il mio prezzo era alto e il presidente Zamparini preferiva vendermi all’estero perché le offerte erano migliori. Quando è arrivato il Psg non ho avuto dubbi». 

In un secondo momento l’ha cercata anche la Juventus. 
«E’ successo durante il secondo anno al Psg: non giocavo sempre e i dirigenti bianconeri chiesero informazioni su di me. E’ sempre bello quando le grandi società ti vogliono». 

Lei però è felice al Psg. 
«Io qua sto bene, molto bene. Abbiamo una grande squadra e tutti gli anni vinciamo qualcosa. Non potrei chiedere di meglio». 

La rivedremo prima o poi in Serie A? 
«In futuro non si sa mai. Può darsi che a dicembre il Psg non mi voglia più... Chi lo sa... Adesso però, anche se l’Italia mi piace, a Parigi sto da Dio».

Leggi l'intervista completa sull'edizione del Corriere dello Sport oggi in edicola

SEGUI IL CALCIOMERCATO LIVE

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA