REGGIO EMILIA - Si prospetta, dopo il caso-Pjaca, un altro derby di mercato fra Milan e Juventus. Il motivo del contendere è Rodrigo Bentancur (classe 1997) del Boca Juniors. Si tratta del centrocampista che il club rossonero avrebbe individuato come rinforzo per la linea mediana. In realtà si tratta di una mezz’ala, ma potrebbe essere anche adattato come regista davanti alla difesa. Fra l’altro il giovane uruguaiano è extra-comunitario e, quindi, il suo arrivo impedirebbe al Milan di poter ingaggiare altri «extra» (Cuadrado) perché anche il paraguaiano Gustavo Gomez non è comunitario.
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IL NUOVO...PIRLO. Bentancur era già salito agli onori delle cronache italiane perché la Juventus l’opzionò, nell’estate 2015, nella trattativa che riportò Carlitos Tevez a indossare la maglia del Boca Juniors. L’attaccante fu lasciato libero a parametro zero, ma la Juve ottenne dal club argentino le opzioni per Vadalà e altri 3 giovani del vivaio, fra cui lo stesso Bentancur. Per esercitare tale opzione, la Juve dovrebbe versare 9,4 milioni (più 1) entro il 30 aprile 2017. Bentancur è molto quotato in Sudamerica dove è stato definito, con una certa enfasi, il nuovo...Pirlo sudamericano.
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TRATTATIVE. Bentancur è stato messo nel mirino rossonero ancora prima di mercoledì quando il presidente Berlusconi ha dato il via libera per tentare l’acquisto. Mettendo a disposizione, in accordo con i nuovi acquirenti cinesi, dai 10 ai 15 milioni di euro. Una cifra importante che dovrebbe servire a fronteggiare il tentativo della Juve che, come minimo, intende infastidire il Milan facendo lievitare il prezzo d’acquisto. Anche se in Argentina ci sono seri dubbi che Bentancur possa avere una valutazione così importante. Nella edizione online di ieri, il quotidiano argentino Olé si è posto dei dubbi: «Bentancur vale davvero 15 milioni di euro?». La sfida fra Milan e Juventus dovrà contribuire a dare una risposta in tal senso. Mentre Montella ieri sera a Reggio Emilia non è sembrato particolarmente entusiasta di avere come rinforzo un diciannovenne: «La cosa migliore sarebbe un giusto mix...». [...]