Roma, la corsia giallorossa? Un affare solo brasiliano

Dopo Cafu e Maicon, arriva Bruno Peres: ecco l’ennesimo interprete verdeoro
Roma, la corsia giallorossa? Un affare solo brasiliano© LaPresse
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ROMA - Bruno Peres mastica il nostro calcio da un paio di stagioni e ha già fatto il pieno di consensi. Gli stessi che cercherà nella Capitale dove spesso la fascia destra è stata territorio per palati fini. All'ennesimo difensore che arriva alla Roma in questa sessione di mercato racconteranno che una volta da quelle parti pedalava un certo Cafu, suo connazionale. Mentre l'anno scorso è finito il ciclo di Maicon in Italia, proprio con un triennio giallorosso. L'eredità è lì, solo da raccogliere. A Peres manca la Nazionale, questo sì: c'è da scommetterci che finirà nei radar del Brasile. Intanto, ha salutato il Torino con un gol da urlo in Coppa Italia, due sere fa, contro la Pro Vercelli.

BRUNO PERES PRONTO AL DECOLLO

DERBY E MAGIE - Giampiero Ventura ha capito subito di avere in casa uno che non bazzicava banalmente sulla corsia. Anche se, ancora adesso, ci si chiede come mai l'attuale ct azzurro abbia rinunciato a Peres - non inserito in lista - nel percorso di Europa League intrapreso dal Toro. L'ingresso dalla porta principale, nel campionato italiano, Bruno Peres lo fece quasi due anni fa in un derby novembrino vinto in extremis dalla Juve. Fin qui tutto normale, se non che l'esterno brasiliano si inventò una fuga di ottanta metri in stile Forrest Gump per poi incenerire Buffon con un missile vero. Fu allora che l'attenzione mediatica andò a finire dritta su questo ragazzo prelevato dal Santos per poco più di due milioni. Da un derby all'altro (sabato era quello piemontese, in tono minore), giusto per chiudere il cerchio: Peres si è congedato dal Torino segnando alla Pro Vercelli con una magia in stile identico. Stessa porta di quella stracittadina con la Juve, stavolta però mirando all'incrocio dei pali dopo aver mandato a vuoto Castiglia al limite dell'area. L'ultimo regalo a un popolo che lo ha amato e a una società che a fine novembre - ma dell'anno scorso - gli ha messo sul tavolo una proposta di rinnovo fino al 2020 con ingaggio raddoppiato arrivando a 800mila euro.

E IL BRASILE? La freccia brasiliana in effetti ha nel mirino la maglia verdeoro. «Ci voglio provare», spiegava Bruno Peres tre mesi fa, appena finito il campionato. «L'ho detto anche a Ventura che, da allenatore dell'Italia, mi ha confidato di puntare a naturalizzarmi ». Niente da fare, quindi, per un eventuale futuro in azzurro. Adesso il matrimonio con la Roma si farà, a un anno di distanza dal primo tentativo dei giallorossi. E alla corte di Spalletti arriva un giocatore in grado di fare anche la fascia sinistra con disinvoltura. Tesserato nell'ultimo giorno di mercato, due estati fa, Peres è riuscito a passare sopra i problemi fisici - tendinite - che rischiavano di minarne il suo inizio di carriera al Toro.


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