Lazio, ora va riacquistato Keita

Resta in biancoceleste e ha già parlato con Lotito: avviato il disgelo
Lazio, ora va riacquistato Keita© @ Marco Rosi / Fotonotizia
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Fabrizio Patania

ROMA - Il colpo last minute della Lazio può essere Keita Balde Diao, a patto di riacquistarlo e di ricreare le condizioni giuste per sfruttare il suo talento, perché Inzaghi ha perso Candreva e nessuno oggi può sapere che tipo di impatto nel campionato italiano potrà avere Luis Alberto, appena prelevato dal Liverpool dopo le due stagioni di prestito al Malaga e al Deportivo La Coruna. Il tridente con Felipe Anderson, Immobile e lo spagnolo-senegalese sarebbe da urlo. Dipenderà dalla voglia, dalle motivazioni, dalle capacità di Keita di rimettersi in discussione e di chiarire i suoi comportamenti con uno spogliatoio che adesso sembra molto più complicato da riconquistare rispetto a Inzaghi (che pure si è sentito tradito) e alla società. Dipenderà dalle capacità diplomatiche di Lotito e dalla reale volontà di rimettere in piedi una trattativa durante l’estate inquinata dal mercato: Keita aveva chiesto la cessione e il suo agente Calenda spingeva con tutte le sue forze per portarlo via, vero obiettivo del mandato ottenuto a gennaio con la promessa di un trasferimento in un top club.

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TENTATIVI - La realtà è stata diversa e Lotito è stato di parola. Lo avrebbe ceduto in cambio di 30 milioni di euro non solo perché le sue valutazioni sono spesso superiori alla media. Non voleva dare la sensazione di debolezza o di farsi condizionare da un procuratore e dal mal di pancia di un giocatore su cui, invece, stava puntando fortemente. Perché i piani di Inzaghi (e anche quelli messi sul tavolo in precedenza con Bielsa) prevedevano il sacrificio di Candreva e la conferma di Keita da titolarissimo con Felipe nel nuovo tridente della Lazio. Lotito lo spiegava alla fine di luglio: Keita è in scadenza tra due anni (2018), non tra dodici mesi. A settembre ci sarebbe stato (e ci sarà) tempo per parlarne. Ora, però, occorrerà ricomporre rapporti compromessi sul piano dei comportamenti, non solo di rinnovare un contratto. Ma la società, chiuso il mercato, torna ad avere una posizione di forza. Non sono bastati i 18 milioni proposti dal West Bromwich Albion oppure il conguaglio offerto dal Monaco, nell’ambito della trattativa per Nabil Dirar, per mettere in discussione il cartellino di Keita. Per questo motivo a Formello dicevano e ripetevano che all’ultimo giorno non sarebbe successo niente. Ieri ci ha provato invano il Lione, che cercava un esterno. Ci sarebbe voluta una sorpresa vera o un affare inimmaginabile (tipo uno scambio con Gabbiadini del Napoli) per strapparlo alla Lazio. Niente di tutto questo così come già da qualche giorno Lotito aveva abbandonato l’idea di prendere Alessio Cerci dall’Atletico Madrid perché infortunato. Non è ancora pronto e le visite non superate con il Bologna lo hanno dimostrato. Il suo agente teneva aperto uno spiraglio sperando nel last minute con la Lazio per ricomporre la coppia con Immobile.

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