Romei su Cassano: «Dovrebbe essere riconoscente»

Cassano e la Sampdoria vivono da seperati in casa e in questi ultimi giorni ci sono stati diverse schermaglie tra il Presidente Ferrero e la moglie del talento barese Carolina Marcialis.
Romei su Cassano: «Dovrebbe essere riconoscente»© ANSA
Marco Gentile
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MILANO- Antonio Cassano e la Sampdoria stanno vivendo da separati in casa e il talento di Bari Vecchia non vedrà il campo per tutta la stagione. Negli ultimi giorni ci sono state diverse schermaglie tra il Presidente blucerchiato, Massimo Ferrero e la moglie del 34enne ex Inter, Milan, Roma e Real Madrid che ha sempre risposto per le rime al numero uno della Sampdoria, prendendo in toto le parti del marito. Ora, nella diatriba è entrato anche l’avvocato Romei che accese la miccia con Cassano dopo il derby perso malamente dalla Sampdoria contro il Genoa.

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LA RICONOSCENZA- Romei, ai microfoni di Sportitalia, ha parlato del suo litigio con FantAntonio: “L'episodio di Cassano nel post derby è nato e morto subito lì, ci siamo chiariti subito con Antonio, non esiste alcun nesso tra quanto accaduto dopo il derby e la situazione attuale. Abbiamo cambiato allenatore in estate, la società, in primis il Presidente, con la scelta di Giampaolo, ha compiuto una scelta impegnativa in considerazione delle idee molto importanti del tecnico che necessita di una squadra adatta al suo credo. La parte tecnica – sportiva ha ritenuto che Antonio non potesse far parte del nuovo progetto, gli è stato comunicato, anche in considerazione del fatto che il nuovo progetto punta su elementi molto giovani e sue idee precise del tecnico. Una scelta legittima da parte della società, Cassano dal canto suo ha altrettanto legittimamente deciso di voler rimanere a Genova a tutti i costi, due decisioni legittime, la Samp sta continuando a pagare lo stipendio in virtù di un altro anno di contratto" continua l'avvocato. Nella vita credo dovrebbe esserci un sentimento che meriterebbe rispetto, ovvero la riconoscenza. Se Antonio è tornato a giocare con la Sampdoria, lo deve soprattutto al Presidente Ferrero, il quale, contro tutto e tutti compreso il parere di chi aveva in quel momento la guida tecnica della squadra, lo ha fatto tornare. Antonio in più occasioni ha ribadito che avrebbe avuto riconoscenza per chi lo ha aiutato a realizzare il suo desiderio anche in considerazione di quanto era avvenuto in passato. Forse questa storia avrebbe meritato una conclusione diversa". 



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