Lippi: «Mancini viene in Cina»

L'ex ct dell'Italia: «A Shanghai sono sulle tracce dell’ex Inter. I cinesi del Milan? Qui nessuno li conosce»
Lippi: «Mancini viene in Cina»
Andrea Santoni
2 min

INVIATO A MILANO - Marcello Lippi, si riparte... Contro il Qatar, tuta, partita vera, sogno mondiale, Cina... «Già, un nuovo inizio. E’ una strana sensazione, esaltante, bella, piena. A 68 anni mi sento come ne avessi di nuovo 34, come quando ho iniziato ad allenare».

L’adrenalina della sfida più difficile?

«Non saprei. Di certo sono tornato a fare cose come allora. Non sono mai stato capace di lavorare la sera, o la notte; non rida se le confesso che mi addormento. No: sveglia alle 6 e subito a preparare esercitazioni e sedute su sedute di allenamento. Ecco, è così che ho vissuto in queste due settimane qui a Kunming. E rispetto a quegli anni adesso ho in più l’aiuto del computer, di internet, dove navigo sempre più facilmente». [...]

Se si parla di futuro viene di chiederle un aiuto per quanto riguarda il Milan: almeno lei in Cina ha capito cosa o chi c’è dietro la cordata vicina al closing?

«Sono sincero: no! Ho chiesto anche ad alcuni dirigenti locali, ma nessuno è stato in grado di darmi una risposta. Non si capisce bene il quadro della situazione neppure da qua. Comunque per quel che leggo mi sembra che ormai dovremmo essere alla fine».

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