TORINO - Paulo Dybala, visto anche mercoledì sera contro l’Atalanta in Coppa Italia, ha fatto capire una volta di più perché lo chiamano la Joya: ha dentro la classe dei numeri uno, il suo orizzonte lo porta a poter essere omologato di qui a poco a grandi star come Messi, e puntare grandi obiettivi come il Pallone d’Oro. E la Juventus vuole mettere in cassaforte il suo gioiello. La cosa è ormai molto nota, se ne parla da settembre e mese
LE PARTI IN CAUSA. C’è un percorso avviato con una distanza alla fine minima, su cui però si concentrerà il dialogo all’atto del summit per definire: diciamo minima perché la Juventus fa una offerta da 5,5 milioni più bonus che porterà Dybala a raddoppiare subito lo stipendio e ad essere gradualmente il giocatore della Juventus più pagato, avvicinando molto nel corso dei cinque anni (il primo scatterebbe subito) lo stipendio di Higuain, oggi il più alto, e portando così la Joya intorno ai 7 milioni. In qualche modo la distanza alla fine è più concettuale che economica: al giocatore e al suo entourage piacerebbe magari veder riconosciuto da subito il valore d’ingaggio che il mercato assegna in Italia a un giocatore da 100 milioni: partendo dal fatto che all’offerta della Juve viene riconosciuto il giusto peso e ne viene apprezzato il senso.
DYBALA-BARZAGLI, MISTERO SOCIAL
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