© LaPresseTORINO - Due settimane per ritoccare la squadra, seguire le indicazioni del campionato. La Juventus ha l’equilibrio giusto per non lasciarsi trascinare dagli umori, dalle capriole tra complimenti e critiche, da singole partite e singole prestazioni: non è la caduta di Firenze, quindi, a suggerire un nuovo tentativo per rinforzare il centrocampo, ma la costante ricerca di un’opportunità, senza ansia. La Juve sa quanto sarebbe utile un ulteriore salto di qualità nel reparto, già arricchito con Tomas Rincon, infatti punta (almeno) a un grande nome per la prossima stagione, ma sa anche che se riuscisse ad anticipare un colpo miglirerebbe gli equilibri della squadra.
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PREZZO - Non è un caso che dopo il no definitivo del Psg per Blaise Matuidi, e al di là dell’operazione Witsel naufragata per “colpa” dei cinesi, abbia inseguito Corentin Tolisso e Steven N’Zonzi. Anzi, l’interesse per il francese del Lione è stato confermato dal presidente Jean-Michel Aulas: «La Juve ce lo ha chiesto, ma a gennaio non si muove». Una chiusura netta, che però non scoraggia i dirigenti bianconeri, decisi a rilanciare nella speranza di far breccia prima della chiusura della sessione invernale. Ribusseranno, in alternativa, anche per N’Zonzi, ma la prima scelta conduce all’Olympique: è difficile, difficilissimo, per la blindatura e per il prezzo, ma secondo fonti francesi l’ultima parola non è detta. Controindicazione: né Tolisso né N’Zonzi possono giocare la Champions League in bianconero.
OPZIONE - La caccia ai top player (Marco Verratti del Psg) e ai giovani talenti europei su cui investire (Mohmaud Dahoud del Borussia Mönchengladbach) è rinviata all’estate, eventuale outsider in questa fase è Luiz Gustavo del Wolfsburg. Non c’entra, invece, Rodrigo Bentancur, prenotato per giugno attraverso l’esercizio dell’opzione d’acquisto ottenuta al momento della cessione di Carlos Tevez al Boca Juniors: se la Juventus riuscirà ad anticiparne l’arrivo, sarà per consentirgli di ambientarsi con più calma.
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