Robben: «Andare in Cina vuol dire carriera finita»

L'olandese del Bayern Monaco, fresco di rinnovo, dice la sua sui tanti trasferimenti in Cina di molti campioni: «Non riesco a capire quei colleghi che vanno in Cina a 27 o 28 anni, quindi all'auge della carriera. Questo è davvero uno spreco. Il denaro non guida le mie scelte, desidero giocare ad alto livello»
Robben: «Andare in Cina vuol dire carriera finita»© AP
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MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) - "Sto attraversando un grande momento qui nel Bayern e gioco in uno dei migliori club del mondo. Alla mia età non saprei dove andare, e un trasferimento in Cina sarebbe qualcosa di completamente diverso: soprattutto vorrebbe dire rendersi conto che la mia carriera è finita. Io invece voglio continuare a giocare ad alti livelli per il maggior lasso di tempo possibile". Intervistato dall'emittente 'Radio 538' dopo il rinnovo del contratto con il Bayern, Arjen Robben critica la scelta di coloro che hanno deciso di andare a giocare nel campionato cinese, come hanno fatto di recente, attratti da ingaggi 'stellari', Oscar (Shanghai Sipg), Tevez (Shanghai Shenhua) e Witsel (Tiajing Quanjian), mentre circolano continue voci sui possibili arrivi anche di Cavani, Benzema, Diego Costa e Arda Turan.

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«NON RIESCO A CAPIRE CHI VA IN CINA A 27-28 ANNI» - "Il denaro non ha mai guidato le mie scelte - ha aggiunto l'asso olandese, che il 23 di questo mese compirà 33 anni -. Ciò che sta accadendo in Cina è una follia, offrono ingaggi dell'altro mondo e per questo alcuni ci riflettono a lungo. Ti offrono molto di più quanto già prendi, anch'io ho ricevuto proposte e avrei guadagnato sei volte tanto. Ma non ho mai pensato troppo ai soldi, ma a fare una grande carriera perché il calcio è tutto per me". "Non riesco a capire - ha concluso Robben - quei colleghi che vanno in Cina a 27 o 28 anni, quindi all'auge della carriera. Questo è davvero uno spreco".


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