Calciomercato Lazio, altra sorpresa: Tounkara riabilitato

Dal rischio Daspo alla possibile convocazione per Pescara: è nel gruppo, non più fuori rosa
Calciomercato Lazio, altra sorpresa: Tounkara riabilitato
Fabrizio Patania
3 min

ROMA - Qualche giorno fa rischiava il Daspo per la rissa dell’Olimpico. Oggi rischia la convocazione di Inzaghi e potrebbe salire sul pullman della Lazio diretto a Pescara. C’è una bella differenza. A volte ci si può rovinare la vita per una sberla, in questo caso chissà che non segni la svolta per risorgere. Mamadou Tounkara non è più un fuori rosa, da poche ore è stato riaggregato in prima squadra. Ieri si allenava e correva al Fersini con Immobile e Djordjevic, ha partecipato alle prove tattiche. Il ruolo di terzo centravanti, a cui ambiva in estate, forse è più vicino. Fermo Lombardi per un trauma al ginocchio, riconsegnato Alessandro Rossi alla Primavera di Bonatti per la partita con il Trapani, Simone ha inserito nel gruppo l’ex gemello di Keita. Può essere l’ultima occasione di una carriera tormentata dagli infortuni e dal suo carattere ribelle, poco gestibile fuori dal campo. Il mercato di gennaio lo ha favorito. L’ex attaccante della Cantera del Barcellona era in uscita, ma non ha trovato collocazione. Sono stati ceduti Minala (alla Salernitana), Vinicius (Aek Atene), Morrison (Queen’s Park Rangers) e Gonzalez sta continuando il suo braccio di ferro per tornare in Uruguay. Non ci sono più fuori rosa, a Formello è rimasto solo Tounkara e così verrà gestito da Inzaghi, a sua volta rimasto con un gruppo ridotto all’osso. Alessandro Rossi galleggerà tra Primavera e prima squadra. Mamadou dovrà costruirsi un’altra opportunità per riabilitarsi: sino a tre anni fa prometteva tantissimo. Ha un contratto pesante (280 mila euro a stagione sino al 2018), alla fine di agosto i tentativi di risoluzione del contratto erano andati a vuoto, nelle prossime settimane proverà a farsi spazio, sapendo che parte da ultimo del gruppo.



RIABILITATO - Inzaghi lo conosce benissimo. Con Tounkara vinse il doppio derby Primavera di Coppa Italia allo stadio Olimpico nel 2015, nella stagione precedente i gol di Mamadou gli avevano permesso di arrivare alla finale scudetto. L’ex gemello di Keita nel 2013 era stato il trascinatore del gruppo capitanato da Cataldi e guidato da Bollini che riuscì a conquistare il titolo.

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