Francesco Totti - Non c'è mai stata alcuna trattativa. Però, alla presentazione dell'ipotesi, Cannavaro ha risposto: "Non lo chiamo in Cina solo per un motivo: perché ho bisogno di giocatori giovani e pronti e non a fine carriera."
Falcao - Questa l'ha rivelata il presidente del Tianjin: "Con Falcao avevamo fatto tutto. Il suo passaggio saltò in dirittura d'arrivo per il volere di Fabio Cannavaro. Lui disse che il giocatore non era adatto allo stile di gioco della squadra."
Marouane Fellaini - Come ha fatto sapere il Mirror, è stato sempre Cannavaro a stoppare un potenziale arrivo in Cina del centrocampista del Manchester United: "Mi è stato offerto, ma ho detto al suo agente che stavo cercando un profilo diverso". Chiaro, deciso.
MANCHESTER (Inghilterra) - Le spese folli della Cina hanno letteralmente dominato il calciomercato in questo inizio 2017 (basti citare colpi come Tevez, Witsel, Pato), al punto che hanno fatto storia i vari rifiuti ricevuti dai ricchi club della Chinese Super League. Tra questi, il più rumoroso è stato sicuramente quello spedito da Nikola Kalinic, per diverse motivazioni, al Tianjin Quanjian allenato da Fabio Cannavaro.
I 10 GRANDI RIFIUTI DEL CALCIOMERCATO DI GENNAIO
Eppure, proprio il capitano dell'Italia campione del mondo a Germania 2006, da tecnico del facoltoso club cinese si è reso protagonista di alcuni, eccellenti, rifiuti al contrario, ossia dicendo "no" a nomi, calciatori solamente avvicinati o big di grosso calibro effettivamente in trattativa col Tianjin Quanjian. Vediamo i casi più importanti.