Serie A Torino, Cairo: «Belotti e Mihajlovic restano»

Il presidente: «Clausola bassa per il 'Gallo'? Sembrava stratosferica quando l'ho messa...»
Serie A Torino, Cairo: «Belotti e Mihajlovic restano»© LaPresse
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TORINO - "Clausola bassa per Belotti? Sembrava stratosferica quando l'ho messa, ora sembra bassa". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato così a Radio Anch'io Sport, in onda su Radio Uno: "Non penso che qualcuno venga a prenderlo per 100 milioni. Lui è felice e disposto a restare: parlerò con lui per farmelo dire. Credo che sia importante restare almeno un altro anno con noi. Se qualcuno arriva dall'estero e porta cento milioni, lo lascio andare: questo è un impegno che ho preso con lui, ma potrebbe dire anche di no, è un ragazzo eccezionale e si può andare avanti insieme. Mihajlovic? Confermo che sarà con noi il prossimo anno. C'è un contratto ma c'è anche un buon rapporto con lui”.

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LA STAGIONE - "Meritiamo un 7+ ma forse anche un 8. Abbiamo fatto divertire molto i tifosi, facendo tanti gol, credo sia il settimo attacco più forte di tutti i tempi nella storia del Toro. Eravamo partiti in maniera eccellente, c'erano buone aspettative, poi, però, qualche punto lo abbiamo buttato via. Ma va ricordato che siamo una squadra giovane: ci possono stare momenti in cui non tieni il passo. Ma abbiamo seminato bene per il prossimo anno dove ci saranno altri giovani che ritornano dai prestiti, come Bonifazi, e altri che abbiamo preso, da Lyanco a Milinkovic-Savic".

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IL DERBY - "Per noi è una partita importantissima, ci teniamo tutti, dal primo all’ultimo. Ma non parliamone, arriviamoci preparati bene per fare qualcosa di speciale”.

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LA LEGA - "Ci sarà una assemblea giovedì, vedremo di chiarire un po' meglio le cose. Io il commissariamento non lo vedo come una sciagura assoluta se fosse un punto di partenza fondante per creare una Lega nuova al passo con i tempi. Voglio una Lega in cui si pensi a sviluppare l'attività, i ricavi, la considerazione e l'attenzione della diffusione del nostro campionato all'estero cosa che oggi fanno meglio di noi Liga e Premier League. Una Lega da dotare di una maggior modernità e una struttura manageriale molto più ricca. Servono persone che vadano in giro per il mondo per promuovere e vendere meglio il nostro campionato, così come l'attività del merchandising e l'attività sugli stadi. Non è un problema di nomi ma di struttura, deve essere strutturata meglio e in maniera manageriale".



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