Pellé: «Non sarei in Cina se non mi avessero offerto tanti soldi»

L'ex Southampton: «Ho avuto bisogno di tempo per ambientarmi. Tornare in Italia? Non c'è stata occasione. Il gesto dello scavetto non voleva essere una presa in giro»
Graziano Pellè© EPA
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ROMA - «Cina? Se non mi avessero offerto tanti soldi non sarei venuto a giocare qui». Non c'è spazio per l'ipocrisia: Graziano Pellé non ha timori nell'ammettere che lo stipendio offerto ha giocato un ruolo decisivo nella sua scelta di accettare il passaggio allo Shandong Luneng. L'ex Southampton ne ha parlato ai microfoni di Italia 1, nel programma Emigratis 2: «La stagione ora sta andando bene, ma ho avuto bisogno di tempo per ambientarmi. Italia? Non dico che non tornerei, ma per ora non c'è stata occasione».

Spazio anche alla Nazionale, che ha guidato da numero 9 agli ultimi Europei di Francia: «Il rigore col gesto dello scavetto non era una presa in giro nei confronti di Neuer o della Germania. Ventura? Ho sbagliato a non dargli la mano, ma poi ci siamo chiariti».

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