Simeone all'Inter: ecco il suo progetto

La colonia dei connazionali e Miranda: sono le basi del tecnico. Che vorrebbe anche Griezmann
Simeone all'Inter: ecco il suo progetto© EPA
Andrea Ramazzotti
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ROMA - Con lui sarà un’Inter più argentina. Esattamente come lo sono state quelle dell’ultimo tecnico argentino di casa alla Pinetina, Hector Cuper, e quelle successive che hanno fatto incetta di trofei. Diego Simeone, il grande obiettivo dell’Inter per la panchina della prossima stagione, ad Appiano Gentile ritroverà diversi connazionali, dal suo primo sponsor (il vice presidente Javier Zanetti) ad alcuni giocatori (Icardi, Banega e Ansaldi), tutti felici di lavorare con lui che ha un animo da condottiero molto simile a quello di José Mourinho. In corso Vittorio Emanuele hanno capito che all’Inter serve questo: un allenatore di polso che tenga in pugno un ambiente e una squadra difficili da governare e avvezzi ai cali di tensione. Lo Special One è stato l’ultimo a riuscire nell’impresa e per questo è ancora rimpianto.

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Il Cholo conosce il mondo nerazzurro perché ci ha giocato, ama Milano dove viene spesso con la fidanzata, segue costantemente la Serie A per vedere all’opera il figlio Giovanni, centravanti del Genoa, e soprattutto sente di avere un debito con la sua ex squadra alla quale ha tolto lo scudetto nell’ormai celebre match dell’Olimpico del 5 maggio 2002. All’Inter lo legano amore e affetto che però da soli non bastano per lasciare l’Atletico e interrompere un contratto fino al 30 giugno 2018. Per convincerlo serviranno altri tre fattori: la sensazione di aver finito un ciclo con i colchoneros (dipenderà dall’andamento della Champions), il progetto ambizioso che Suning ha in mente e che prevede importanti investimenti anche la prossima estate, oltre a un contratto faraonico a livello d’ingaggio. Adesso Simeone guadagna 10 milioni a stagione e anche i suoi collaboratori hanno stipendi elevati. La scorsa estate ha accorciato il suo contratto, ma ha visto “lievitare” la sua busta paga. Adesso così è l’allenatore più pagato della Liga, davanti a Zidane e Luis Enrique. I soldi non sono l’aspetto primario, ma la disponibilità economica del colosso di Nanchino e il fatto che gli sarà lasciata sostanzialmente carta bianca sull’ingaggio possono essere un bell’incentivo.

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