Roma, Kolarov: «Lazio? Non rinnego il passato, ma ora sono miei rivali»

Il nuovo terzino giallorosso: «Contento di giocare ancora con Dzeko»
Kolarov, testa solo sulla Roma: il primo allenamento del serbo
3 min

BOSTON - "Non posso e non voglio negare il mio passato. Però in questo momento sono alla Roma e come ho dato il 100% alla Lazio ora darò più del 100% alla Roma".Aleksandar Kolarov non si nasconde. Il terzino serbo, nell'intervista a "Roma TV", torna sul suo passato biancoceleste, per il quale alcuni tifosi hanno storto il naso:

"La Lazio è stata una bella esperienza, però da oggi loro sono miei rivali sul campo - assicura Kolarov, prelevato dal Manchester City per 5 milioni di euro, che ha raggiunto i nuovi compagni a Boston -. Ho conosciuto tutti, anche Di Francesco che ho visto stamattina. In questo momento sono molto contento di essere qui, certi giocatori li conoscevo prima, gli altri invece no, ora ci sarà tutto il tempo di conoscerci meglio". E' stata una trattativa veloce: "I primi contatti sono stati circa una settimana fa, ho parlato con il direttore (Monchi, ndr) e alla fine è andata come abbiamo voluto tutti e due - racconta il mancino serbo -. Il direttore è stato molto importante in questa trattativa, è stato molto chiaro con me e io molto chiaro con lui: abbiamo trovato l'accordo praticamente in due minuti".

UFFICIALE: KOLAROV ALLA ROMA

DZEKO - Alla Roma Kolarov ritrova Dzeko, con cui ha giocato diversi anni a Manchester: "Io ed Edin siamo rimasti in contatto da quando lui è andato via dal City - spiega -. Ho parlato con lui della Roma e mi ha raccontato solo cose belle. Sono contento di giocarci ancora insieme". "Gli obiettivi? Vincere. Darò il 100% per vincere ogni partita e provare a conquistare qualche trofeo. Dobbiamo sempre vincere le partite, poi vedremo dove arriveremo alla fine, ma dobbiamo porci sempre obiettivi molto alti".

LA SERIE A - Dopo l'addio alla Lazio, Kolarov ha continuato a seguire con attenzione il campionato italiano: "Si', perche' c'erano tanti italiani nel City: praticamente seguivo la Serie A ogni domenica. Ora - conclude - il calcio italiano sta tornando dove era prima, è un campionato molto competitivo". (in collaborazione con Italpress)


© RIPRODUZIONE RISERVATA