Neymar-Psg: «Dipende tutto dal Fair Play Finanziario». Come può cambiare 

Obiettivo della Uefa è adeguare un sistema alle nuove esigenze del mercato
Neymar-Psg: «Dipende tutto dal Fair Play Finanziario». Come può cambiare © REUTERS
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ROMA - Il potenziale passaggio di Neymar al Psg si impone come il tema dominante di questo calciomercato, e l'unica cosa certa finora è come la questione "soldi" sia l'ultimo dei problemi nell'affare che porterebbe l'asso brasiliano del Barcellona alla corte di Unai Emery, con gli sponsor del Qatar e il padre del giocatore a lavorare nell'ombra per esercitare la famosa clausola da 222 milioni di euro. Nei giorni scorsi il trasferimento sembrava praticamente fatto, tanto che i due bellissimi gol segnati dal talento verdeoro alla Juventus negli Usa sembravano una sorta di saluto alla maglia blaugrana. Poi il post di Piqué quasi da dirigente Barça, con la foto insieme a Neymar e la conferma della sua permanenza.

Neymar al Psg: operazione da quasi 500 milioni!

FAIR PLAY FINANZIARIO - Nulla è cambiato, però, in realtà. Neymar, scrive As, sta ricevendo quotidianamente inviti dai compagni di squadra a restare al Barcellona, ma la tentazione Psg (dove non dovrebbe convivere con l'indiscussa egemonia di Lionel Messi) è forte, ed economicamente il calciatore è praticamente convinto. Il fattore decisionale più importante sembra essere invece un altro, e lo spiega oggi Radio Monte Carlo in Francia: lo staff del brasiliano vuole rassicurazioni sul fatto che questa operazione da centinaia di milioni di euro non intacchi in alcun modo le regole del Fair Play Finanziario. Gli uomini di Neymar jr, insomma, vogliono essere sicuri che il trasferimento non implichi multe o sanzioni da parte dell'Uefa per irregolarità rispetto alle leggi del Ffp (vedi, ad esempio, il rischio esclusione dalla Champions League).

LA RIFORMA UEFA - Leggi che a breve potrebbero cambiare. Non è un mistero che l'obiettivo del Presidente Ceferin, dal momento della sua elezione, sia quello di aggiornare un sistema che probabilmente oggi non è più adatto. Il Fair play finanziario ha bisogno di un adeguamento: troppi top player in un numero ristretto di squadre e la necessità di aumentare la competitivà nei tornei internazionali. Questi gli ambiti individuati su cui sarà necessario un intervento. Di che tipo? Al vaglio dell'Uefa ci sarebbero alcune iniziative: una limitazione degli stipendi da parte dei club (la classica Salary Cup), una riduzione delle rose (con una regolamentazione di prestiti e acquisti durante le finestre di mercato) e infine una tassa sugli stipendi sopra una certa cifra  dei calciatori più importanti.


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