MILANO - Parliamo subito di Ibrahimovic. Perché questo è il topic nel feed Milan, perché questo è quello di cui ha parlato Mirabelli ai microfoni della Domenica Sportiva: «Sappiamo che dobbiamo fare qualcosa in attacco. I ritorni eccellenti? Il Milan sta cercando qualcosa di nuovo ma nella vita non si sa mai. Qualche vecchia conoscenza potrebbe tornare ma non voglio illudere i tifosi parlando di Ibrahimovic». Il direttore sportivo spiega meglio: «Restiamo con i piedi per terra e valuteremo le cose da fare soltanto dopo Ferragosto».
Ibra uguale Raiola uguale Donnarumma uguale lite. Un'equazione complicata: «Con lui ci siamo scontrati, è uno dei procuratori più potenti. E' dura trattare con lui ma è lo stesso anche per chi prova a farlo con noi. Non è detto che non torneremo a farlo per altre cose» Mirabelli racconta i particolari delle ultime due operazioni di mercato, quelle che hanno cambiato la storia della nuova società. Inaugurandola, anzi, con "crack" pazzeschi: «Biglia era il giocatore che poteva darci carisma in mezzo al campo mentre Bonucci non è stato un colpo programmato. Parlavo con il suo procuratore, mi faceva battute e alla fine abbiamo capito che il ragazzo aveva voglia di Milan. Neanche ne avevo parlato con Fasseone all'inizio. Poi però tutto si è trasformato in realtà abbastanza velocemente»