«130 non bastano? Barcellona pronto ad aumentare l'offerta per Coutinho»

Secondo la stampa spagnola, il club ha anche deciso di pagare la clausola di 40 milioni di Seri
«130 non bastano? Barcellona pronto ad aumentare l'offerta per Coutinho»© AP
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ROMA  - "In questo momento la situazione non è facile per nessuno e al 31 agosto, quando non ci saranno altre alternative, penseremo a cosa fare". Jurgen Klopp, nella serata di ieri, ha fatto così il punto sul futuro di Philippe Coutinho, al momento ai margini del gruppo dopo la sua richiesta di cessione al Barcellona. Il Liverpool è irremovibile e il tecnico tedesco apre alla possibilità di reintegrare il brasiliano una volta chiuso il mercato. Ma i blaugrana non si arrendono. La stampa catalana insiste nel dire che l'ex interista è la priorità numero uno e giovedì prossimo, in occasione del sorteggio dei gironi di Champions a Montecarlo, ci sarà un ultimo e decisivo incontro fra le parti. Il Barça fin qui avrebbe messo sul piatto, fra parte fissa e bonus, 130 milioni di euro ma avrebbe dato la sua disponibilità ad aumentare la quota fissa a dispetto di quella variabile pur di raggiungere finalmente un'intesa.

SERI ARRIVA - Coutinho o no, sembra invece certo l'arrivo dal Nizza del centrocampista ivoriano Seri. Dopo essersi visto respingere una proposta da 30 milioni, il Barça avrebbe deciso di pagare la clausola rescissoria da 40 milioni e chiudere così l'operazione nei prossimi giorni, forse anche domani. Quindi si passerà a Ousmane Dembelè, per il quale il Borussia Dortmund è pronto a trattare ma alle proprie condizioni: "Il Barcellona sa quello che vogliamo, manca solo che dicano sì o no, è molto semplice", la posizione espressa da Hans-Joachim Watzke, amministratore delegato del club tedesco. "Abbiamo una posizione chiara, se verrà rispettata, Dembelé sarà ceduto, altrimenti resterà qui", ha rincarato la dose il ds Michael Zorc. Intanto Andres Iniesta, in scadenza nel giugno 2018, confessa a "El Pais": "Non ho ancora rinnovato, tre anni fa non mi sarei mai immaginato di dover pensare al mio futuro". (in collaborazione con Italpress) 


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