Calciomercato Inter, Ramires intriga: colpo a gennaio

Le difficoltà dei tre mediani fanno riflettere: i dirigenti interisti pronti a bussare alla porta dello Jiangsu
Ramires© AP
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Gennaio è ancora lontano, ma l’Inter ha già iniziato a fare valutazioni sul tipo di rinforzi da inserire in una rosa che qualche lacuna l’ha già presentata, non solo per colpa dell’infortunio di Vanheusden. Per il momento si tratta di considerazioni embrionali e legate allo stato attuale delle cose che, è bene sottolinearlo, tra tre mesi potrebbe essere assai diverso. Un orientamento però c’è ed è figlio delle difficoltà che i tre mediani hanno evidenziato nelle prime sette giornate: i dirigenti nerazzurri busseranno alla porta del Jiangsu, l'altra società di Suning, e, se potranno scegliere uno degli extracomunitari da prendere in prestito, punteranno su Ramires.

TITOLARE - L’ex Chelsea, acquistato nel gennaio 2016 per 28 milioni di euro, a Nanchino si trova bene, è titolare fisso e tra i convocati della Seleçao già qualificata per Russia 2018. A trent’anni, però, misurarsi con il campionato italiano, anche solo per 6 mesi, lo intriga soprattutto perché non perderebbe l’intera stagione della Super League cinese, ma solo una parte. In più non starebbe senza partite quattro mesi (da novembre a marzo), ma solo due perché a gennaio, alla riapartura del mercato, potrebbe giocare subito con l’Inter sia il match di Coppa Italia del 3, sia l’ultima gara (il 6) prima della nuova sosta invernale della Serie A. Spalletti in questo momento è intrigato dalla prospettiva di avere Ramires perché Vecino e Borja Valero non sempre hanno offerto un rendimento in linea con le aspettative e perché Gagliardini ha perso il ritmo che aveva lo scorso anno. Un’alternativa in più dunque farebbe tremendamente comodo anche perché Ramires ha caratteristiche diverse rispetto a quelle dei tre nerazzurri e potrebbe eventualmente consentire all’ex allenatore della Roma di schierare una mediana a 3. Il brasiliano arriverebbe in prestito oneroso e non graverebbe sul bilancio, una condizione imprescindibile per il club che vuole rispettare i parametri del Fair Play.

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