Cassano: «Totti meglio di Zidane, che gioia giocare con lui»

L'attaccante barese: «Francesco è stato il compagno con il quale mi sono divertito di più in campo. Da interista mi piaceva un sacco segnare alla Juventus, non l'ho mai sopportata. Al Milan sono stato fondamentale per lo scudetto»
18°, CARLO GALLI e ANTONIO CASSANO (52 GOL)© LAPRESSE
5 min

ROMA - Antonio Cassano si è confessato e lo ha fatto in mezzo ai bambini. L'attaccante barese attualmente svincolato ha partecupato al programma di Canale 5 “Chi ha incastrato Peter Pan” e al fianco del conduttore Paolo Bonolis ha risposto a tutte le domande dei piccoli protagonisti della trasmissione. Ovviamente il risultato è stato tutt'altro che banale: «Il primo gol l'ho segnato proprio alla squadra del mio cuore, l'Inter. Sono stato felice perché quella rete mi ha fatto diventare bello, ricco e famoso. E' stato il mio gol più bello».

Cassano non si è tirato mai indietro e ha risposto con sincerità a tutte le domande dei più piccoli: «Anche se sei brutto e giochi a pallone diventi bello perché sei ricco ed è per questo che le belle donne stanno con noi calciatori. Mia moglie non è contenta che non gioco più a pallone perché sto a casa tutto il giorno, sono pesante e guardo calcio ad ogni ora. Perché non sono rimasto a Roma? Semplice, mi aveva chiamato la squadra più importante del mondo, il Real Madrid».

«Ho un amore immenso per Messi che è una roba stratosferica, il più importante al mondo, più di Maradona, per me Lionel è più forte di Diego», ha poi proseguito Cassano. «Non ho smesso di giocare a calcio, voglio andare in una squadra che mi fa felice. Una sola volta sono stato felice di andare in una squadra col contratto in bianco, ed era la squadra più bella del mondo, l’Inter. E' vero che sono stato anche al Milan e lì sono stato fondamentale per l’ultimo scudetto dei rossoneri».

Cassano ha rivelato che la squadra che sopporta meno è «la Juventus. Non mi va a genio. Perché vince tanto molto probabilmente. Ho rifiutato tre volte la Juventus perché là sono tutti inquadrati e io no. Ma va bene così, sono contento di essere interista e la Juve era la squadra contro la quale provavo più soddisfazione a segnare. Con gli allenatori ho sempre litigato, l'unica eccezione è stato Fascetti al Bari. Con i tecnici ci litigo perché loro giustamente devono decidere chi mandare in campo e io in campo so di essere molto pesante». Antonio ha elogi per Totti: «Ho avuto la fortuna di giocare con Zidane e Ronaldo, ma quello con cui mi sono divertito di più è Francesco».

 

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