© BartolettiROMA - Non sarà un gennaio statico, questo è sicuro. La qualificazione agli ottavi di Champions, con la prospettiva non impossibile di andare anche oltre all’ostacolo Shakhtar Donetsk, sta convincendo la Roma a rovistare tra le occasioni di mercato con il doppio obiettivo di migliorare l’organico e di tenere i conti in ordine.
MOVIMENTI - E’ bene essere chiari, allora: nel mercato invernale Monchi interverrà dopo aver sfoltito la rosa. E’ un problema di monte ingaggi e anche di equilibri di spogliatoio. Sarebbe inutile aggiungere un calciatore “normale” a metà stagione se toglie spazio a chi di spazio già non ne ha tanto. E così, ad esempio, l’esterno destro di piede mancino che potrebbe completare l’attacco arriverebbe solo se la Roma cedesse in prestito il giovane turco Cengiz Ünder, che ha qualità enormi ma sembra ancora acerbo per la Serie A: emblematico l’episodio di domenica a Verona, quando ha fatto infuriare Di Francesco per aver restituito il pallone al Chievo mandandolo sul fondo invece che in fallo laterale e in questo modo ha consentito a Sorrentino di perdere tempo. Più difficile invece che parta Defrel, ancora infortunato (salterà anche il Cagliari) e finora poco produttivo. In quella zona del campo,vanno sempre monitorati Mahrez e Berardi, senza dimenticare Verdi che alla Roma interessa.
IN BILICO - Gli altri giocatori che possono finire in vetrina sono il secondo portiere, Skorupski, che già in estate voleva andare via e finora non è stato mai utilizzato. Ha qualche offerta all’estero che la Roma proverà a monetizzare. In discussione c’è pure Bruno Peres che in ottica futura è il terzo in ordine di importanza fra i terzini della Roma: dietro a Florenzi e dietro ovviamente a Karsdorp, che nei piani doveva essere il titolare già in questa stagione. Infine occhio a Emerson, penalizzato dall’infortunio al ginocchio che ha spinto Monchi [...]
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