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NAPOLI - Domandarselo è lecito e rispondersi non è cortesia: è un dovere verso se stessi, nel rispetto assoluto del Progetto, delle sue (possibili) evoluzioni. E ora che il mercato sta per aprire e sulla giacca sembra sia apparso (virtualmente) mezzo scudetto, chiederselo ancora - una, due volte - non sa di tautologia ma di strategia. Napoli primo, Juventus secondo, le altre ad inseguire: e va da sé che da De Laurentiis a Giuntoli a Sarri, al di là delle pubbliche posizioni, dell’ironia tout court d’un tecnico che sa come sdrammatizzare e come sorvolare, ci siano idee che, nella loro diversità, galleggiano in quest’aria che odora di magia.
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VERDI - E’ la (prima) scelta, e si sa, ed è un’impresa non semplice che Aurelio De Laurentiis ha tentato di concepire in tempi brevi, andando in forcing sul Bologna e sul management del calciatore, spingendoli al dialogo (chiaramente economico) per riuscire ad intravedere una soluzione: la possibilità resta e la volontà pure, ma rimangono anche le perplessità del calciatore che a Bologna sa di avere spazi altrove più ristretti. Il Napoli ci ha provato e continuerà a farlo, consapevole della complessità di una operazione che sembra più agevole per il prossimo giugno ma che si tenterà di forzare nel corso di una pausa da vivere lavorando nella penombra...
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