ROMA - "Il tabù Chievo? L'auspicio è quello di sfatarlo. Affrontiamo una squadra che contro l'Udinese ha fatto molto bene e storicamente qui all'Olimpico ci ha sempre dato fastidio. Lo scorso anno ci abbiamo perso qui a Roma. Servirà partita molto attenta e dovremo essere bravi a concretizzare quanto il Chievo ci concederà. Vogliamo fare bottino pieno". Lo dice l'allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, alla vigilia della delicata sfida interna di domani contro il Chievo, squadra che all'Olimpico riesce sempre a mettere in difficoltà i biancocelesti.
Un incontro che arriva in pieno mercato, anche se Inzaghi si dice già soddisfatto dell'arrivo di Caceres: "Sarà per noi un valore aggiunto che ci aiuterà nel nostro cammino. Si è subito inserito bene, è disponibile e che ha grandissima esperienza", dice dell'uruguaiano Inzaghi. "Il mercato è sempre aperto fino alla fine del mese - aggiunge in conferenza stampa -. Avevamo un uomo in meno nel reparto difensivo, ora abbiamo colmato la lacuna con l'arrivo di Caceres. A metà campo il problema di Di Gennaro e in quel ruolo siamo scoperti in questo momento e con la società vedremo. In attacco siamo apposto". In casa biancoceleste si respira sempre più ottimismo per il rinnovo di Stefan de Vrij, in scadenza a giugno prossimo: "E' molto sereno e riposato, stiamo aspettando questa famosa fumata bianca e speriamo arrivi il prima possibile", ribadisce l'allenatore laziale, che ha auto modo di tornare anche sull'incontro con gli arbitri sul Var: "E' stato un incontro costruttivo - conclude Inzaghi - anche se poteva essere fatto anche prima. Io penso che gli arbitri devono continuare ad arbitrare nonostante il Var. I nostri arbitri e i segnalinee sono i migliori e non devono avere problemi ad arbitrare, che ci sia il Var oppure no".
INSULTI ANTISEMITI - "Due turni con lo stadio chiuso chiesti dalla Procura? Penso che la Lazio abbia già pagato abbastanza. Abbiamo avuto due partite senza la nostra curva, la Lazio si è sempre dimostrata contro ogni forma di razzismo e antisemitismo e penso che abbiamo già pagato abbastanza. Sono convinto che non possa succedere altro". Così l'allenatore della Lazio commenta la richiesta della Procura federale avanzata ieri per il caso degli adesivi antisemiti affissi dai tifosi laziali nella partita del 22 ottobre scorso contro il Cagliari.
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