© LaPresseROMA - Con la pioggia di soldi arrivata dalla Champions, Monchi si è messo al lavoro per sistemare le due situazioni più precarie dell’organico della Roma, il rinnovo del contratto di Alessandro Florenzi e la ristrutturazione del compenso di Alisson. Il cartellino del portiere è valutato 100 milioni di euro. Questo significa che soltanto davanti a una proposta fuori dall’ordinario la Roma lo lascerà andare. La conseguenza è logica: Alisson dovrà guadagnare di più, essendo il titolare con lo stipendio meno remunerativo dopo Ünder. Il suo contratto, che scade nel 2021, si aggira sugli 1,5 milioni netti a stagione. E verrà ritoccato. Il procuratore Ze Maria è già stato avvistato a Trigoria, presto ci tornerà per incontrare Monchi.
CAPITANO BIS - Florenzi ha un contratto molto più breve da utilizzare come alleato nella negoziazione: tra poco più di un anno sarebbe svincolato. E’ evidente che la Roma non voglia perderlo a parametro zero. Anzi, è chiaro che la Roma non voglia perderlo e basta. Ma in questo momento la trattativa tra Monchi e l’entourage è in stand-by. La sua priorità rimane la Roma, la società nella quale è cresciuto, ma non si può escludere nulla. Al di là delle rivendicazioni economiche, che sono il primo punto di ogni discussione sui contratti, Florenzi chiede di sentirsi importante per la squadra e per la società. Se dovesse rendersi conto che il prossimo anno, con il rientro di Karsdorp e magari altri acquisti a centrocampo e in attacco, il posto da titolare non sarà al sicuro, sarà più facile per lui cambiare aria. Con il dispiacere, ovvio, di non poter mai diventare capitano della Roma, il ruolo che Monchi gli ha prospettato in quanto erede naturale di De Rossi.