Gattuso: «Donnarumma? Non è tranquillo, sta pagando le voci di mercato»

Il tecnico del Milan alla vigilia della partita contro l’Atalanta: «Tre giorni prima della finale di Coppa Italia si parlava del Psg. Nel calcio bisogna avere la mente lucida altrimenti diventa difficile»
Gattuso: «Donnarumma? Non è tranquillo, sta pagando le voci di mercato»© LaPresse

ROMA - «Sono sconfitte che bruciano e lasciano il segno soprattutto in chi ha commesso qualche errore, ma non bisogna dare le colpe a nessuno, sbagliare fa parte del gioco e il primo responsabile sono io, ma so che ci vuole grande disponibilità per farsi trovare pronti a incoraggiarli». Così il tecnico del Milan, Rino Gattuso, alla vigilia del match con l'Atalanta e su quanto accaduto nella finale di Coppa Italia persa contro la Juventus. Sul banco degli imputati per la gara dell'Olimpico Gigio Donnarumma. «Ieri ha voluto parlare alle telecamere di Milan Tv, si è assunto le sue responsabilità, ha commesso due errori, ma fa parte dello sport e non abbiamo perso per questo. Quando nella vita si sbaglia ci vuole del tempo per farsi perdonare, invece lo sport è bello perché domani c'è la possibilità per rifarsi», spiega Gattuso che sul futuro di Donnarumma non si sbilancia, ma una cosa vuole sottolinearla. «Di mercato ne dovete parlare con Mirabelli o con Fassone, io faccio l'allenatore, per il resto c'è una società solida con professionisti molto capaci, però tante volte si quantifica il valore di un giocatore pensando a quel che guadagna, ma Gigio ha 19 anni, è vero che ci ha messo anche del suo in certe cose, ma non è facile muoversi tra le tante voci, nel calcio bisogna avere la mente lucida, se non sei tranquillo diventa difficile, e se fa qualche errore in più vuol dire che non è sereno. Tre giorni prima della finale di Coppa Italia, si parlava del Psg. Non so da chi arrivano queste voci, se dal suo entourage o meno, ma lui sta pagando tutto questo. Ho fatto il calciatore per 20 anni e so che se c'è qualcosa che ti turba non fai bene».


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ULTIMI 180 MINUTI - «L'Atalanta ormai da due anni difficilmente fa partite al di sotto delle proprie potenzialità, ha grande forza fisica, gioca con grande pressione a tutto campo. Dobbiamo ripartire dai primi 55 minuti con la Juventus, a Bergamo dobbiamo fare la stessa partita per 90 minuti - ha spiegato l'allenatore rossonero -.Dobbiamo fare attenzione alla loro forza fisica, non lasciano un centimetro su ogni palla, bisogna giocare bene tecnicamente e con grande struttura fisica, non dobbiamo perdere palla in uscita, perché possono farci male». 

RINGHIOFUTURO - «Se pagherò io pazienza, me ne farò una ragione». Rino Gattuso ha rinnovato il contratto, su di lui c'è sempre stata grande fiducia ma dopo il 4-0 subito nella finale di Coppa Italia con la Juventus sono cominciate a circolare i primi nomi di futuri allenatori. «Non siamo più il Milan di Gullit e Van Basten. Dobbiamo tornare a quei livelli con la pazienza e con il lavoro. Ci rimetterò io? Pazienza, sono un capoccione e continuerò a fare questo lavoro. Bisogna però tenere in considerazione tutto, anche le cose positive. Perché anche contro la Juventus c'è stato qualcosa di buono, il 4-0 è un risultato che per me non ci sta, mi prenderanno per pazzo ma non meritavamo il 4-0. Le cose buone ci sono, non tutto è da buttare via ma il paragone col Milan di 15 anni fa non può esistere. Prima alla Coppa Italia neanche ci pensavamo e pensavamo a vincere la Champions, ora non è così. Ma la stessa Juventus ha vissuto un periodo in cui non andava in Europa. È inutile piangersi addosso, bisogna continuare a lavorare».

in collaborazione con Italpress


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ROMA - «Sono sconfitte che bruciano e lasciano il segno soprattutto in chi ha commesso qualche errore, ma non bisogna dare le colpe a nessuno, sbagliare fa parte del gioco e il primo responsabile sono io, ma so che ci vuole grande disponibilità per farsi trovare pronti a incoraggiarli». Così il tecnico del Milan, Rino Gattuso, alla vigilia del match con l'Atalanta e su quanto accaduto nella finale di Coppa Italia persa contro la Juventus. Sul banco degli imputati per la gara dell'Olimpico Gigio Donnarumma. «Ieri ha voluto parlare alle telecamere di Milan Tv, si è assunto le sue responsabilità, ha commesso due errori, ma fa parte dello sport e non abbiamo perso per questo. Quando nella vita si sbaglia ci vuole del tempo per farsi perdonare, invece lo sport è bello perché domani c'è la possibilità per rifarsi», spiega Gattuso che sul futuro di Donnarumma non si sbilancia, ma una cosa vuole sottolinearla. «Di mercato ne dovete parlare con Mirabelli o con Fassone, io faccio l'allenatore, per il resto c'è una società solida con professionisti molto capaci, però tante volte si quantifica il valore di un giocatore pensando a quel che guadagna, ma Gigio ha 19 anni, è vero che ci ha messo anche del suo in certe cose, ma non è facile muoversi tra le tante voci, nel calcio bisogna avere la mente lucida, se non sei tranquillo diventa difficile, e se fa qualche errore in più vuol dire che non è sereno. Tre giorni prima della finale di Coppa Italia, si parlava del Psg. Non so da chi arrivano queste voci, se dal suo entourage o meno, ma lui sta pagando tutto questo. Ho fatto il calciatore per 20 anni e so che se c'è qualcosa che ti turba non fai bene».


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