Perin: «Juventus? Mi giocherò il posto con Szczesny»

Il portiere del Genoa, ormai vicinissimo ai bianconeri, parla dal ritiro della Nazionale: «Qui a Vinovo si respira aria di vittoria»
Perin: «Juventus? Mi giocherò il posto con Szczesny»© Getty Images
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VINOVO - «Quello che succede fuori lo lascio fare ad altri, lascio fuori le voci di mercato. Penso alla Nazionale». Mattia Perin parla dal centro di allenamento della Juventus, quella che quasi sicuramente sarà la sua prossima squadra. Qui la Nazionale si sta allenando per l'amichevole con l'Olanda, in programma lunedì sera allo Stadium. «Non è ancora fatto nulla, ma sono pronto. Dovermi giocare il posto non mi spaventa. La concorrenza fa bene», ha aggiunto Perin, sottolineando come nel centro di Vinovo «si respira aria di vittoria, fa bene. Buffon è uno dei migliori portieri al mondo, ha sempre risposto sul campo a chi gli diceva che stava finendo di giocare. Con Gigi ci sentiamo, lo stimo come persona, da lui ho molto da imparare, soprattutto fuori da campo».

MANCIO GESTORE - «Non so se giocherò, ma mi farò trovare pronto». Contro l’Olanda potrebbe toccare a lui giocare dal primo minuto. «Mancini ha dimostrato fiducia nei giocatori che ha convocato e questo ti fa rendere al 110%. È un abile gestore del gruppo e se i giocatori ti vogliono bene danno di più - aggiunge il portiere del Genoa che non è spaventato dalla concorrenza in azzurro -. La maglia della Nazionale non ce la giochiamo solo io, Sirigu e Gigio, ma anche altri» come capita in ogni grande squadra «dove ci sono sempre due ottimi portieri, ci si gioca il posto ovunque si va, la cosa non mi spaventa».

BALO È CAMBIATO - «Oggettivamente tra noi e la Francia c'è differenza. Della partita di ieri ci sono diverse cose salvare, siamo all'anno zero, ma stiamo ripartendo nel modo giusto. Abbiamo analizzando i dati e ci danno coraggio. Mettere in difficoltà squadre come la Francia è quello che ci serve adesso. In futuro potremo alzare l'asticella e magari tra due anni ce la giocheremo alla pari con loro». Nonostante il risultato negativo, la gente segue ancora gli azzurri: «Avvertiamo questo amore, dopo il fallimento Mondiale ne abbiamo bisogno. Ci servono stadi pieni. Balotelli? Non vedevo Mario da 4 anni. È cambiato, do un giudizio positivo. Ha un talento che può farci fare un salto di qualità. Condividiamo le parole di Bonucci, non fa più i casini di una volta. Bisogna dargli pace».

in collaborazione con Italpress


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