Roma-Nainggolan, addio nel buio

Nelle prossime ore il belga firmerà a malincuore con l’Inter. Si è congedato dal club senza incontrare i dirigenti, sfogandosi con il team manager De Sanctis
Roma-Nainggolan, addio nel buio© Bartoletti
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Tutto è finito senza squilli di tromba. Senza abbracci e pacche sulle spalle. Il rapporto tormentato, sofferto, alla fine diventato addirittura teso tra la Roma e Nainggolan si è concluso con la delusione dei tifosi raccontata sui social e l’indifferenza di Trigoria. La cessione del centrocampista garantisce alla Roma una plusvalenza di 32 milioni, i conti per il Fair Play Finanziario sono a posto, a questo punto non è più necessario fare altre cessioni, neppure vendere Alisson, se non fosse che il brasiliano vuole andare al Real. La misura era colma da qualche mese e martedì Radja quando è andato a Trigoria per svuotare l’armadietto si è sfogato con il team manager De Sanctis, che è stato suo compagno di squadra, ma non ha salutato gli altri dirigenti.

INGAGGIO TOP. L’ultimo anno sul piano dei rapporti è stato molto teso. Eppure era luglio quando Nainggolan aveva firmato il rinnovo fino al 2021, con l’ingaggio più alto dopo quello di Dzeko. Sul campo Radja ha dato tutto, sempre, anche quando era alle prese con qualche infortunio muscolare. Fuori dal campo però il belga è diventato incontrollabile, per una società che vuole darsi delle regole e un allenatore che ha voluto cambiare le abitudini di Trigoria. La situazione è precipitata con il famoso video di Capodanno. Alcool, sigarette e frasi irripetibili, che fecero il giro dei social. Nainggolan fu costretto a pagare una multa di quasi 200.000 euro e fu escluso da Di Francesco per la partita contro l’Atalanta persa all’Olimpico, il punto più basso della stagione, in un momento di flessione della squadra, quando uno come Nainggolan avrebbe fatto comodo, eccome. Ma Di Francesco, in accordo con la società, ha voluto dare un segnale alla squadra e all’esterno. 

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