Milan, Commisso vuole prendersi tutto

L'imprenditore calabrese proprietario dei Cosmos è in vantaggio su Ricketts e sta trattando a New York per avere il 100% del club da Yonghong Li, che vorrebbe invece restare comunque in sella
Milan, Commisso vuole prendersi tutto
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - Non è un testa a testa perché Rocco Commisso, che vuole subito il 100% del club, in questo momento pare in chiaro vantaggio rispetto alla famiglia Ricketts, ma la partita sul futuro del Milan e del nuovo partner che Yonghong Li sta cercando per salvare il suo investimento a tinte rossonere è più che mai aperta. E conoscendo sia le mille difficoltà con le quali il patron cinese ha acquistato la maggioranza sia le avventurose modalità attraverso cui ha garantito (spesso sul filo di lana) gli aumenti di capitale richiesti, non va escluso che i colpi di scena anche stavolta siano dietro l’angolo. Oltre Oceano, a New York, Mister Li e il suo braccio destro Han Li, accompagnati dai legali e dagli advisor, stanno cercando di trovare un accordo per la cessione di una parte delle quote milaniste. Vorrebbero un socio di minoranza, al 10-15%. Possibilità che riescano nell’operazione? Obiettivamente poche. Anche ieri, nonostante fosse domenica, le varie parti coinvolte si sono viste (i cinesi con gli uomini di Commisso) o sono rimaste in contatto telefonico (i cinesi con i Ricketts), ma i passi in avanti più significativi sono attesi da oggi in poi. Tutto ruota intorno alla valutazione della società e alle modalità con cui il nuovo partner acquisirà (immediatamente o nell’arco dei mesi) la maggioranza. Perché una cosa è chiara: se Mister Li aprirà le porte a un nuovo socio, questo sarà solo il primo passo che porterà il club a cambiare di nuovo proprietario.

COMMISSO VUOLE TUTTO - Dei tre soggetti interessati al Milan sono rimasti in corsa solo Commisso, portato da Goldman Sachs (rumors dicono che un ruolo almeno inizialmente potrebbe averlo anche Marco Bogarelli, ex numero uno di Infront) e la famiglia Ricketts perché Stephen Ross, il proprietario dei Miami Dolphins, dopo una iniziale richiesta di informazioni, non ha fatto pervenire proposte. Il sessantottenne Commisso, calabrese di Gioiosa Ionica, sembra il più determinato. È già entrato nel mondo del calcio salvando dal fallimento i New York Cosmos, l’ex club di Pelé, e con la sua Mediacom Communications ha un fatturato annuo di 1,8 miliardi di dollari oltre a un patrimonio personale di 4,5. Tutti questi soldi, però, non lo spingono ad accettare qualsiasi condizione perché sa bene sia che Yonghong Li ha bisogno di liquidità sia che l’esclusione del club dalle coppe europee ne farebbe abbassare il valore. Ecco perché al tavolo del negoziato aspetta anche lui la sentenza in arrivo di Nyon (...).

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