In Spagna: «Ecco quando Ronaldo ha rotto col Real e scelto la Juventus»

MADRID - «È stato lo scorso gennaio che Cristiano Ronaldo ha deciso di lasciare il Real Madrid, disgustato dalla mancanza di tatto del presidente Florentino Perez che nel giugno precedente gli aveva promesso un ritocco dell’ingaggio senza poi mantenere la parola. Il suo sogno era chiudere la carriera in ‘blanco’, ma quello che lo ha definitivamente ferito è stata la volontà da parte del Real di farlo felice facilitandone la partenza in estate». Questa la ricostruzione fatta dagli spagnoli di ‘Marca’, che rivelano come CR7 e Florentino Perez sono arrivati a un punto di rottura che potrebbe portare a qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa: Cristiano Ronaldo alla Juventus. La partenza ‘diesel’ del 33enne portoghese nella passata stagione aveva portato Perez a iniziare a pensare al futuro e ad abbassare la clausola da un miliardo di lire per facilitarne un’eventuale partenza, mentre intanto sul ‘Bernabeu’ si allungava l’ombra di Neymar già designato come erede del Pallone d’Oro.

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Ecco così che la cifra “pattuita” è diventata di «100 milioni, sempre che l’offerta non arrivasse da una concorrente diretta. Il Real - prosegue ‘Marca’ - pensava piuttosto a qualche club cinese o statunitense ma vedere il club fare il prezzo ha mortificato Cristiano, che quando ha visto la cifra messa nero su bianco ha tratto le proprie conclusioni: “Se valgo 100milioni significa che non mi vogliono più”. Una cifra ridicola secondo lui, vista la quantità di denaro che si stava muovendo sul mercato dopo l’acquisto record di Neymar da parte del Psg. Una svalutazione vissuta come un affronto da parte sua, che poi durante la passata Champions League si è innamorato della tifoseria della Juventus che lo ha osannato allo Stadium dopo lo strepitoso gol in rovesciata segnato ai bianconeri. L’ultimo capitolo poi dopo la finale di Kiev, quando CR7 è definitamente “esploso” dando praticamente l’addio in diretta al Real». E la volontà di andarsene, secondo il quotidiano spagnolo, c’è ancora. «A meno di un imprevisto colpo di scena...».